Home

Caso Almasri, Cpi a Italia: “Presentazione memorie difensive entro il 22 aprile”

, la Cpi "concederà" al governo "una proroga fino al 22 aprile 2025, alle ore 16" per presentare le sue memorie difensive sul caso Almasri

Caso Almasri, Cpi a Italia: “Presentazione memorie difensive entro il 22 aprile”

La Corte Penale Internazionale (Cpi), prendendo atto dell'intenzione dell'Italia di proseguire il dialogo, ha concesso al governo italiano una proroga fino al 22 aprile 2025, alle ore 16, per presentare le sue memorie difensive nel caso Almasri. Tuttavia, i giudici della Camera Preliminare I sottolineano che il procedimento dell'Aja non può dipendere dai tempi dell'istruttoria nazionale in corso, avviata dal tribunale dei ministri. Inoltre, la Corte precisa che non accetterà rinvii indefiniti e invita fortemente l'Italia a depositare le proprie osservazioni il prima possibile.

Il caso riguarda Najeem Osama Almasri, cittadino libico accusato di crimini di guerra e contro l'umanità. Almasri era stato arrestato dalla Digos a Torino il 19 gennaio scorso. Il giorno successivo, la Cpi ha richiesto la sua estradizione, ma il governo italiano lo ha rimpatriato. Il 17 febbraio, la Corte ha invitato l'Italia a fornire entro un mese le proprie osservazioni in merito alla mancata consegna di Almasri dopo l'arresto.

Alla scadenza del 17 marzo, l'Italia ha chiesto una proroga, affermando di non poter presentare le proprie osservazioni a causa di un'istruttoria interna coperta dal "segreto delle indagini preliminari". La Cpi, pur concedendo un'ulteriore proroga fino al 22 aprile, ha respinto la richiesta di attendere la conclusione della procedura interna. La Camera Preliminare I, presieduta dalla giudice rumena Iulia Motoc e composta dalle toghe Reine Alapini-Gansou e María del Socorro Flores Liera, ha ribadito che la valutazione circa la cooperazione di uno Stato con la Corte è indipendente da qualsiasi procedimento nazionale, inclusi quelli avviati successivamente all'esame del caso da parte dell'Aja. Secondo lo Statuto di Roma e il regolamento 109 della Cpi, tale valutazione potrebbe anche comportare il rinvio del caso all'Assemblea degli Stati Parte o al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.