Cinefestival
Carolina Crescentini ad Affari. Diritto di amare chi si vuole
Lo inseguiva da tanto e voleva esserci. La storia tra Carolina Crescentini e il TGLFF è iniziativa così "ci siamo cercati molto, io ho quasi fatto stalking.." scherza Carolina prima di iniziare l'intervista, ma sono felice davvero di essere qui e di aver tenuto a battesimo l'edizione numero 30 del Torino Gay&Lesbian Film Festival.
La paura di dichiararsi è un problema per tanti ragazzi e ragazze che temono l'omofobia ancora presente. Ma non deve essere così, non è giusto e se non c'è libertà allora è dittatura e il fascismo è illegale".
Pronta a tornare al cinema, un progetto c'è ma non aggiunge ancora nulla, Carolina Crescentini racconta il suo lavoro, il rapporto con i registi, la capacità di trasmettere al pubblico emozioni e raccontare storie di vita che hanno bisogno "che la vita sia vissuta davvero, io sto bene con la gente e sono curiosa delle persone proprio per questo. Faccio uno dei mestieri più belli del mondo e non vorrei staccare mai, ma se capita allora viaggio. Sono stata in Olanda ma sogno il Messico. Infine: "Cosa mi affascina degli attori del passato? La capacità di tramettere emozioni con uno sguardo"