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Ciocca (Lega): è iniziata l'invasione di riso vietnamita. L'allarme

Angelo Ciocca: "Le produzioni agroalimentari italiane rischiano di subire l’ennesimo attacco"

Ciocca (Lega): è iniziata l'invasione di riso vietnamita. L'allarme

"Gli accordi di libero scambio sono ormai un tema all’ordine del giorno per la difesa del nostro riso in Europa. Purtroppo però devo constatare che le decisioni della Commissione europea non vanno nella direzione di maggiore tutela nei confronti del comparto risicolo italiano, da sempre un’eccellenza del nostro Made in". Così l’eurodeputato leghista Angelo Ciocca interviene in un dibattitto essenziale per la difesa degli interessi dell'Italia e dei suoi lavoratori. E poi: "A distanza di mesi dalla ratifica, a cui la Lega si è sempre opposta a gran voce, il 1° agosto è entrato in vigore l’accordo commerciale di libero scambio tra l’Unione europea e il Vietnam, un accordo che prevede la soppressione immediata della maggior parte dei dazi doganali".

"In particolare - continua Ciocca  - per quanto riguarda il settore agroalimentare, è stata prevista l’apertura di quote di importazione pari a ben 80 mila tonnellate di riso originario del Vietnam con una tassa dello 0%. Da un lato in Europa in nome della tutela ambientale si vogliono introdurre nuove tasse come quella sulla plastica, dall’altro in Vietnam si continua a coltivare sulle sponde del fiume Mekong, uno dei più inquinati al mondo. Ed è dal delta di questo fiume che pochi giorni fa è infatti partita la prima spedizione di riso a dazio zero: 3000 tonnellate di riso inviate dalla società Trung An direttamente in Germania; parrebbe che i prossimi destinatari saremo proprio noi italiani, accompagnati dai francesi".

"Come se non fosse abbastanza, a febbraio la Commissione ha inoltre deciso di non includere il riso tra i prodotti cambogiani che saranno sottoposti a dazio d’ingresso in Europa non considerando che la clausola di salvaguardia si applica solo ad una varietà di riso", ha sottolineato amaramente l'eurodeputato leghista: "Mentre l’Europa è impegnata a siglare accordi commerciali con Paesi asiatici senza alcun vantaggio per le produzioni agroalimentari italiane rischiamo di subire l’ennesimo attacco alla nostra filiera risicola."