Roma, 28 lug. (askanews) - "Nelle ultime 72-96 ore le estreme regioni meridionali italiane sono state interessate da un'onda di calore che definireeccezionale è poco. Sia in termini di intensità sia in termini di durata. Un'ndata di calore che ha caratterizzato il clima termico dall'Andalusia al nostro meridione e fino alla Grecia. In condizione di area molto calda e asciutta, con una umidità inferiore al 30% e venti sostenuti e rafficosi, di libeccio e discirocco il problema incendi si è fatto sentire in modo deciso assoluto e tragico. Le condizioni meteo hanno quindi favorito l'estensione di questi incendi ma sembrerebbe che l'origine sia di chiara natura dolosa. Cosa fare? Avvertire immediatamente le forze dell'ordine quando si hanno dei dubbi che qualcuno possa appiccare gli incendi e soprattutto evitare di rischiare dellegravi conseguenze lasciando avvicinare solo il personale specializzato. Per fortuna questa onda di calore volge al termine e dunque anche il rischio incendi indotto da condizioni climatiche estreme potrebbe terminare sia nei nostri territori sia in quelli vicini come le isole greche".Lo afferma ad askanews Massimiliano Fazzini, climatologo e coordinatore scientifico di RemTech Expo.