Cronache

La biofarmaceutica e la sfida dello sviluppo sostenibile

 


Milano, 4 giu. (askanews) - La farmaceutica riveste un ruolo strategico per la crescita economica e per lo sviluppo sostenibile di un Paese, grazie sopratutto all'impegno di importanti multunazionali del settore come Merck, che in Lombardia fornisce un notevole contributo in termini di investimenti, innovazione e creazione di valore. "Dal Report Ambrosetti è proprio emerso l'impegno di Merck come presenza di valore sul territorio - spiega Angela Rinaldi, Managing Director Merck Life Science Italia -. L'impegno sia dal punto di vista economico, e qui Merck se guardiamo al pil della Lombardia contribuisce con più di 100 milioni, ma anche dal punto di vista sociale, cognitivo e ambientale".A testimoniarlo sono soprattutto i considerevoli investimenti in ricerca e nell'utilizzo di nuove tecnologie messi in campo dalla multinazionale della biofarmaceutica nelle fasi più critiche della pandemia. "Per le aziende direttamente legate alla lotta contro il Covid, Merck è stato un partner fondamentale - sottolinea ancora la manager -: quindi non un semplice fornitore ma un partner fondamentale, riuscendo addirittura ad aumentare le forniture, a migliorare la logistica, ad organizzare la supply chain, a fornire tutti i servizi necessari perchè queste aziende potessero supportare il servizio sanitario nazionale e la Regione Lombardia nella lotta contro il Covid".Merito anche del modello, tipicamente lombardo, che scommette moltissimo sulla collaborazione tra pubblico e privato: "C'è una grande disponibilità, sia da parte del pubblico, quindi da parte nostra, sia da parte del privato, a collaborare. Ma come si collabora? Si collabora sulle idee - racconta Alessandro Fermi, Assessore all'Università, Ricerca, Innovazione della Regione Lombardia -. Sul tema della ricerca e dell'innovazione metteremo a disposizione il doppio delle risorse rispetto alla vecchia programmazione: quindi per i prossimi 7 anni ci saranno più del doppio delle risorse dei 7 anni precedenti. Il privato oggi è l'interlocutore che ti dice come spenderle. Il pubblico che in maniera autoreferenziale o se vogliamo un po' arrogante dice 'so benissimo come utilizzare questi soldi', secondo me non funzionerà mai. Chi sul campo può dirti oggettivamente come spendere bene queste risorse? Chi oggettivamente ci lavora".Un modello, quello lombardo, capace di aumentare la competività delle imprese e, proprio per questo, di migliorare l'attrattività del territorio. "Come Regione Lombardia abbiamo lavorato in questi anni per creare un ecosistema fertile per le aziende della filiera del Life Sciences, portare investimenti in Italia e sviluppare intevestimenti nel pubblico e nel privato: una collaborazione leale, dal mondo dell'università, della ricerca e innovazione, le istituzioni - puntualizza Emanuele Monti, componente della Commissione Sanità e presidente della Commissione Sostenibilità Sociale, Casa e Famiglia della Regione Lombardia - . Su questo anche nel mio nuovo ruolo in Aifa, l'Agenzia Italiana del Farmaco, c'è la necessità di aprire alle Regioni, con un coinvolgimento ancora più forte, a partire dalle associazioni dei pazienti, per il bene e la salute dei cittadini ma anche per sviluppare l'economia di un settore strategico del Paese".