Economia

Bibita analcoliche, momento di comfort per un italiano su due

 


Milano, 26 giu. (askanews) - Quasi un italiano su due (il 46%) trova nelle bevande analcoliche un comfort drink, spesso associato ai momenti di relax e di stacco dagli impegni quotidiani, senza "sensi di colpa" né bisogno di misure restrittive per controllare il consumo. È quanto emerge dalla ricerca "Bevande analcoliche come Comfort Food: il valore, il significato e le emozioni", realizzata da Euromedia Research per Assobibe, associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di bevande analcoliche."Emerge la capacità degli italiani - ha detto ad askanews Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia Research - di sapersi coccolare con cose semplici come comfort food e soprattutto comfort drink, bibite analcoliche che vengono soprattutto associate a momenti di relax, al desiderio di voler entrare in una visione molto edonistica, e quindi il volersi appagare semplicemente con una bibita, in momenti magari anche difficili e stressanti".La ricerca sostiene inoltre che alle bibite sono spesso associati aggettivi, ma anche momenti, positivi. Lo studio, poi, evidenzia che il 56,7% degli intervistati, che diventa 60% per la generazione Z, tra 18 e 30 anni, non ritiene necessarie tassazioni o restrizioni per limitare il consumo di bevande analcoliche. E una percentuale superiore al 58%, è convinta che l'introduzione di una Sugar tax sulle sole bevande analcoliche non rappresenti un modo efficace per modificare le scelte di consumo."È una tassa che non c'entra niente con la salute - ha aggiunto Giangiacomo Pierini, presidente di Assobibe, a proposito della Sugar tax - è una tassa che colpisce nello stesso modo prodotti con e senza zucchero e i dati ci dimostrano, anche in questa ricerca, che i consumatori apprezzano la possibilità di integrare nella propria dieta, nel proprio quotidiano, bevande con ridotto o con nulla con contenuto di zucchero. Insomma il settore è stato all'avanguardia perché riguarda l'innovazione dei prodotti, diversi formati, quindi abbiamo tutta una gamma di prodotti che possono essere scelti dal consumatore in base alle proprie esigenze".Un altro elemento emerso dalla ricerca riguarda il fatto che per il 40,4% degli italiani l'alternativa al proprio comfort drink analcolico sarebbe un prodotto alcolico, con tutte le implicazioni anche a livello di salute che un tale cambiamento porterebbe con sé. Ma l'incontro con Assobibe è anche l'occasione per capire come sta il mercato dei soft drink in generale."Il mercato delle vendite delle bevande analcoliche in Italia - ci ha risposto David Dabiankov Lorini, direttore generale di Assobibe - non è in un momento particolarmente positivo, arriviamo da un 2023 in cui abbiamo perso il 5% di volumi e quindi litri venduti in Italia, il 2024 è iniziato male e la tendenza continua a essere critica". Tra le cause di questa congiuntura c'è l'inflazione, ma ci sono anche le incertezze legate al meteo, che non favoriscono il consumo di bevande analcoliche.