“Il settore assicurativo è un settore in profonda e importante rivoluzione, trainato dalle nuove tecnologie. Questo è un aspetto importante perché le nuove tecnologie sono in grado sia di cambiare e rivoluzionare i processi interni di produzione, ma soprattuto rivoluzionano il modo in cui le compagnie e gli agenti sono in grado di interagire con la clientela, quindi maggiore attenzione alla clientela, maggiore comprensione delle esigenze della clientela, fino anche ad assicurare una migliore esperienza d'acquisto che come sappiamo è il mantra di tutta la distribuzione digitale. L'innovazione è un settore importante di sviluppo ma allo stesso tempo anche nel mondo dei rischi, perché le compagnie sono imprese che assicurano rischi trasferendoli, e nel mondo dei rischi ci sono ovviamente nuove realtà. C'è grande attenzione ai rischi climatici, credo che gli eventi di questi giorni ne siano una prova evidente. Ma c'è anche una grande attenzione a quei rischi che vengono dall'innovazione digitale come i rischi cibernetici, ma poi rimane fermo l'interesse di tutto questo mondo verso i rischi più tradizionali: connessi alla responsabilità civile delle persone, delle famiglie. Ma anche l'assicurazione contro le calamità naturali, mi riferisco al rischio terremoto. Un rischio particolarmente rilevante in alcune zone del nostro paese. Tutte queste realtà fanno si che il settore assicurativo possa dare una risposta ulteriore, soprattuto se riesce a trovare una relazione positiva con quello che è il possibile intervento e il ruolo pubblico. Credo che a tutti sia evidente una cosa, soprattuto in questi giorni di maltempo, che avere o non avere un argine in una località soggetta ad inondazioni fa una bella differenza in termini di poter assicurare quel rischio e anche in termini di costo di quel rischio. Dall'interazione pubblico e privato le famiglie, le imprese possono ottenere il miglior livello di copertura dei rischi possibile.”