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"Tutto su Anna. La spettacolare vita della Magnani", intervista a Carrano
L'intervista a Patrizia Carrano, autrice di "Tutto su Anna. La spettacolare vita della Magnani"
Lei è una romanziera, quali sono gli aspetti narrativi più interessanti della spettacolare vita della Magnani?
La storia di Magnani è melodramma puro, venato però di ironia e istrionismo: figlia non riconosciuta dal padre, abbandonata dalla madre, con molti amori turbinosi... E poi, la malattia di suo figlio, la solitudine degli ultimi anni... cosa chiedere di più? Quello di Magnani è il romanzo di una vita. Io non ho dovuto fare altro che raccontarlo.
In questi cinquant’anni dalla morte, al di là della innegabile fortuna del suo libro, la fama e la considerazione della Magnani sono cresciute sia da noi che fuori dei confini nazionali?
Quando, alla fine del '79 cercai un editore interessato alla biografia di Anna, faticai moltissimo. Eppure venivo da due buone affermazioni editoriali. Gli italiani, contrariamente ai cugini francesi, hanno la memoria corta. Però è vero che oggi Magnani è iscritta in un firmamento indelebile: Penelope Cruz dice di ispirarsi a lei. Frances McDormand ha dichiarato di apprezzarla straordinariamente.
Perché nessuno ancora è riuscito a realizzare un grande film sulla vita dell’attrice? Almodovar potrebbe essere il regista adatto secondo lei, o chi altri?
I biopic sulle attrici sono difficilissimi. E di solito non vengono bene. Meglio raccontare creatrici come Cocò Chanel, oppure cantanti come Judy Garland. Però mi sembra giusto ricordare che in Celluloide, il film di Carlo Lizzani sulla lavorazione di Roma città aperta, Lina Sastri interpretò una Magnani molto credibile. Personalmente la trovai bravissima.