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"Tutto su Anna. La spettacolare vita della Magnani", intervista a Carrano

Di Oriana Maerini

L'intervista a Patrizia Carrano, autrice di "Tutto su Anna. La spettacolare vita della Magnani"

Fellini, che firma la sua introduzione, non la diresse mai in un grande ruolo… come si spiega?

Fellini ha frequentato Anna in diverse epoche della sua vita, ha scritto uno dei due episodi di Amore,  in cui ha recitato accanto a lei, e l'ha voluta per chiudere il suo film Roma. Credo che nessuno più di lui - che è stato un genio assoluto - abbia potuto comprenderne il carattere, le fragilità,  e assieme la potenza caratteriale.

Nonostante la sua passionalità, non ebbe granché fortuna negli amori. Quanto si deve al suo carattere e quanto alla natura infida dei vari Rossellini, Serato e simili?

Magnani non era fatta per essere felice. Troppo discontinua nel carattere, troppo moderna nei rapporti, troppo prepotente. Certo, il tradimento di Rossellini fu plateale: tradiva la donna e anche l'attrice. Ma io credo che anche senza la Bergman si sarebbero lasciati comunque. Magari più in là.

Cosa piacque di più di lei agli americani?

Prima di piacere agli americani, Anna piacque a Tennessee Williams,  che  inventò per lei un personaggio di italiana così come lo volevano e lo immaginavano  gli americani: appassionata, viscerale, mediterranea. E lei se la cavò benissimo. Fu la prima attrice non di lingua inglese a vincere l'Oscar.

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