Coronavirus
Andrea Costa: "Obbligo vaccinale? Non lo escludiamo ma è l'ultima opzione"
Obbligo vaccinale come ultima ratio: queste le parole del sottosegretario alla Salute che esprime anche preoccupazione per l'aumento dei contagi tra i giovani
Il “Percorso tracciato dal governo è chiaro sia per quanto riguarda l’applicazione del Green Pass sia per quanto riguarda l’obbligo vaccinale”. Lo ha detto a Sky TG24, Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, ospite di Timeline.
“Vorrei ricordare - ha sottolineato - che ci siamo già assunti la responsabilità dell’obbligo vaccinale per il personale sanitario e con il decreto del Cdm di ieri lo abbiamo esterno per tutti coloro che entrano ad operare nelle Rsa come elemento di protezione per gli anziani e i più fragili. Abbiamo sempre detto che valuteremo di settimana in settimana e che abbiamo avviato un percorso fatto di tappe e ogni volta che dovremo prendere un provvedimento terremo conto del quadro che avremo di fronte e l’obbligo vaccinale non lo abbiamo mai escluso ma è l’ultima ratio.
Credo che oggi dobbiamo provare ancora a convincere quei cittadini che ancora non si sono vaccinati, nella consapevolezza che la maggioranza di loro non siano no-vax ma che debbano solo essere convinti e rassicurati. Credo che alimentare lo scontro fra vaccino sì e vaccino no non aiuti a raggiungere questo obiettivo. Quando a fine settembre avremo raggiunto l’80% degli immunizzati faremo le valutazioni”, ha concluso
Sull’estensione del Green pass “i temi prioritari sono due. In un Paese che vuole tornare alla normalità, dobbiamo creare le condizioni per tornare a lavorare in presenza in tutti gli uffici. Credo che i cittadini abbiano bisogno di risposte in tempi rapidi: non possiamo permetterci che un cittadino, nel momento in cui ha bisogno della carta d’identità, abbia appuntamenti a distanza di settimane. Il Green pass nella pubblica amministrazione è quello strumento che ci permetterà di ridurre lo smart working e aumentare il lavoro in presenza”, ha aggiunto il sottosegretario Costa. Poi: "Credo che dobbiamo risolvere alcune anomalie: nel momento in cui a un cittadino che va in un ristorante chiediamo il Green pass, per logica debba essere richiesto al ristoratore e al cameriere”.
“Il virus ha ancora una grande circolazione anche fra la popolazione più giovane. Credo che la politica tutta sia chiamata ad un grande senso di responsabilità, e al di là delle posizioni politiche, davanti alle evidenze scientifiche e alle indicazioni che la scienza ci dà. Se oggi stiamo uscendo dalla pandemia è perché la scienza ci ha messo a disposizione i vaccini”.
“Se i vaccini vengono regolarmente autorizzati dagli enti regolatori – ha spiegato - dobbiamo prenderne atto e procedere alla vaccinazione anche dei più giovani. Ovviamente attraverso un percorso di sensibilizzazione e convinzione. Credo, magari con un po' più di tempo, ci siano i presupposti per raggiungere anche questo obiettivo”.