Coronavirus
AstraZeneca, Garattini: “Comunicazione inefficiente. Gente disorientata”
Parla Silvio Garattini, fondatore dell'Istituto Mario Negri. Accuse al servizio sanitario nazionale: "E' stata fatta non poca confusione"
COVID, GARATTINI: "GENTE DISORIENTATA. NON BASTA DECIDERE, OCCORRE SPIEGARE"
"Uno studio inglese e uno spagnolo indicano che dopo AstraZeneca si può fare un vaccino a Rna messaggero, ottenendo un buon risultato dal punto di vista della risposta anticorpale. A livello di sicurezza non c'è problema. D'altra parte non ci sono ragioni teoriche per pensare che non si possano usare due vaccini diversi". Lo ha affermato farmacologo Silvio Garattini, fondatore dell'Istituto Mario Negri, in un'intervista al quotidiano La Repubblica.
"È difficile obbligare a fare un richiamo diverso. Io dico di essere pragmatici: lasciamo ai cittadini la scelta della dose, proprio per aumentare la copertura vaccinale - ha aggiunto Garattini - È stata fatta non poca confusione e infatti i cittadini hanno tanti dubbi, giustificati. Il problema non sono le singole persone. È mancato un sistema di comunicazione efficiente da parte del servizio sanitario nazionale. Il responsabile finale è il ministero alla Sanità. Ha il compito di prendere decisioni e spiegarle bene. Secondo me a livello governativo doveva esserci una persona che, con l'aiuto di altre, rappresentasse ogni giorno il parere dell'autorità sanitaria. Illustrasse cosa succedeva e le decisioni che venivano prese. Qui si danno annunci ma non si spiegano".
"Le aziende hanno attinto a conoscenze non sviluppate da loro ma dalla ricerca di base, con soldi pubblici. Poi hanno avuto grandi facilitazioni dal punto di vista economico, ricevendo decine di miliardi di euro. Chi è stato sottoposto agli studi ha partecipato gratuitamente. - ha continuato Garattini - Le aziende avrebbero dovuto mettere a disposizione i loro prodotti per i Paesi a basso reddito. Hanno perso una grande occasione per mostrare solidarietà". "È impossibile che un Paese industrializzato come il nostro non possa fare i vaccini per suo conto. Se c'è bisogno di terza dose, se va cambiato il vaccino o fatto ogni anno, che facciamo, aspettiamo il grazioso compiacimento delle multinazionali che ci mandano quello che vogliono loro al prezzo che vogliono loro?", ha concluso Garattini.