Coronavirus

Atenei, tutelare il diritto allo studio. 36 accademici al Consiglio d'Europa

Il Green Pass non sia discriminatorio

 

È stato inviato al Consiglio d’Europa un Appello di trentasei Accademici provenienti da nove paesi aderenti al CdE per richiedere il rispetto delle norme internazionali e comunitarie per la garanzia del diritto allo studio e del divieto di discriminazione violati dal Decreto Legge 111/2021.

La lettera è stata redatta e promossa dall’avvocato Giulio Marini (Solicitor in Scozia e esperto di diritto internazionale e comunitario) e dal professore Gandolfo Dominici (Associato di Economia e Gestione delle Imprese presso l’Università di Palermo).

I sottoscrittori tengono a precisare che non sono NOVAX o contrari alla libera (e spesso opportuna) scelta riguardo alla vaccinazione, gran parte di loro hanno dichiarato di essere vaccinati ma di non concordare con un uso estensivo e indiscriminato del cosiddetto “green pass”. L’appello pertanto non pone questioni circa la propensione, o meno, ad aver somministrato il vaccino, argomento questo che trascende le soluzioni operative proposte e coerenti con la normativa Internazionale e comunitaria e con i diritti umani sanciti dalla Convenzione Europea per i Diritti dell’Uomo (CEDU).

Secondo i firmatari il recente DL 111/2021 comporta serie problematiche di natura etica, legale e di tutela dei diritti civili. Nello specifico:

a. L’articolo 1, comma 6 del DL 111/2021 inserisce al DL 52/2021 l’articolo 9 ter, secondo cui: “Dal 1° settembre 2021 e fino al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, al fine di tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione in presenza del servizio essenziale di istruzione, tutto il personale scolastico del sistema nazionale di istruzione e universitario, nonché gli studenti universitari, devono possedere e sono tenuti a esibire la certificazione verde COVID-19 di cui all’articolo 9, comma 2.”

b. L’articolo 9, comma 2 del DL 52/2021 prevede:

“2. Le certificazioni verdi COVID-19 attestano una delle seguenti condizioni: a) avvenuta vaccinazione anti-SARS-CoV-2, al termine del prescritto ciclo; b) avvenuta guarigione da COVID-19, con contestuale cessazione dell’isolamento prescritto in seguito ad infezione da SARS-CoV-2, disposta in ottemperanza ai criteri stabiliti con le circolari del Ministero della salute;

c) effettuazione di test antigenico rapido o molecolare con esito negativo al virus SARS-CoV-2.” Non è quindi previsto l’obbligo del vaccino.

Ciò peraltro è pienamente coerente con quanto previsto dal Regolamento Europeo 2021/953 secondo cui: “È necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti COVID-19 è attualmente somministrato o consentito, come i bambini, o perché non hanno ancora avuto l’opportunità di essere vaccinate o hanno scelto di non essere vaccinate.”

La norma di cui al DL 111/2021 viola diritti costituzionalmente garantiti, nello specifico, l’articolo 34 della Costituzione, secondo cui: “…I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.”

Inoltre, emerge una palese violazione dell’articolo 14 - divieto di discriminazione della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e dell’articolo 2 - diritto all’istruzione del Protocollo addizionale alla Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali.

Inoltre, dal punto di vista sanitario, è ormai acclarato (da documenti ufficiali, dati, studi scientifici pubblicati e dichiarazioni di virologi di fama mondiale come Anthony Fauci) che, con il diffondersi della cosiddetta Variante Delta, il contagio del virus SarsCov2 avviene in misura analoga da vaccinati e non vaccinati.

Di fatto, dal punto di vista della sicurezza sanitaria, il test rapido è dunque più sicuro del vaccino. Al fine di evitare le sopra citate problematiche e garantire a tutti gli Studenti e a tutto il Personale, docente e TAB, l’accesso alle sedi universitarie, assicurando piena funzionalità degli Atenei, l’appello propone di effettuare ripetutamente e GRATUITAMENTE test rapidi per TUTTI.

I 36 firmatari della lettera sono:

1. Battistella Chiara, Professore Associato, Dipartimento di Studi Umanistici - Università di Udine;

2. Becchi Paolo, Professore Ordinario di Filosofia del Diritto, Università di Genova;

3. Bechter Clemens, PhD, Associate Professor, Thammasat University, Thailand, nazionalità Tedesca

4. Bratianu Constantin, Professore Emerito, Bucharest University of Economic Studies, Romania – Presidente della International Association for Knowledge Management;

5. Carosi Monica, PhD, Researcher Dipartimento di Scienze, Università “Roma Tre”;

6. Ciaglia Barbara, Dip. Facoltà di Medicina e Psicologia -Sapienza Roma;

7. Cincimino Salvatore, Professore Associato, Dip. SEAS, Università degli studi di Palermo;

8. Consigliere Stefania, PhD Researcher Dipartimento di Scienze della Formazione, Università di Genova;

9. Costa Massimo, Professore Ordinario, Dip. SEAS, Università degli studi di Palermo;

10. Dabija Dan Cristian, Professore Ordinario, Faculty of Economics & Business Administration, Babeş-Bolyai Univ. Romania, Romania; 11. Dominici Gandolfo, Professore Associato, Dip. SEAS, Università degli studi di Palermo; 12. Donà Roberto, Ricercatore, Department of Physics and Astronomy "Augusto Righi" - Università di Bologna;

13. Fiormonte Domenico, Ricercatore, Dip. Scienze Politiche, Università di Roma Tre;

14. Gagnidze Ineza,Associate Professor, Tbilisi State University, Georgia;

15. Germano Giuseppe, Professore ordinario Università di Napoli Federico II;

16. Grubbström Robert W., Professore Emerito, Linköping Institute of Technology, Svezia;

17. vanu a eodora, Professor PhD, University of Mariboru, Slovenia;

18. Lampòn Caride Jesus F., Professor Phd, Department of Business Management and Marketing, University of Vigo, Spagna;

19. Manca Stefania, Research Director, Istituto per le Tecnologie Didattiche del CNR di Genova;

20. Manzotti Riccardo, Professore Associato, IULM University;

21. Marega Stella, Research fellow, PhD, Department di Scienze Politiche e Sociali, Università di Trieste;

22. Naspetti Simona, Professore ordinario, Università Politecnica delle Marche; 23. Nescolarde Selva Josué Antonio, Professor, Università di Alicante - Dep. Applied Mathematics,

Spagna;

24. Papari Gian Paolo, Ricercatore, Università Federico II di Napoli, Dipartimento di Fisica;

25. Romano Livia, Professore Associato, Dipartimento di Psicologia e Scienze dalla Formazione, Università degli studi di Palermo; 26. Roth Steffen, Professore Ordinario, La Rochelle Business School, Francia, nazionalità tedesca; 27. Talamini Vittorio, Ricercatore, Università di Udine- Dip. Di Matematica;

28. Maurizio Tirassa, Professore Ordinario, Dip. Psicologia, Università di Torino;

29. Tomaselli Salvatore, Professore Associato, Dip. SEAS, Università degli studi di Palermo;

30. Vailante Salvatore, Professore Associato, Dip. Biologia, Univ. Di Napoli Federico II;

31. Valentinov Vladislav, Research Associate, PhD, Leibniz Institute of Agricultural Development in Transition Economies, Germania;

32. Vatamanescu Elena-Madalina, Professore Ordinario, National University of Political Studies and Public Administration, Romania;

33. Vignoli Leonardo, Ricercatore, Dip. Di Scienze, Università Roma Tre;

34. Wereda Wioletta, Assistant Professor, Military University of Technology, Warsaw, Polonia;

35. Yolles Maurice, Professore Emerito, Liverpool John Moores University, Regno Unito;

36. Zanoli Raffaele, Professore Ordinario, Università Politecnica delle Marche.