Coronavirus

Contagi: la causa non è il turismo, ma la scuola. Il grafico parla chiaro

Contagi: la causa della seconda ondata non furono il turismo e le discoteche bensì l’inizio delle scuole e gli assembramenti sui trasporti pubblici. Il grafico



Di Arturo Artom, fondatore Confapri

Perché non si analizzano le curve dei contagi nel dettaglio? Siamo inondati nelle chat di piccoli imprenditori che ci comunicano che senza le feste di Natale chiuderanno definitivamente a causa del luogo comune sul Ferragosto e le vacanze estive come causa di inizio della seconda ondata. Non è vero.
Vero è che da un minimo di 200 contagi al giorno di metà luglio, durante agosto si cresce gradualmente fino a raggiungere i 1200/1400. Ma poi a settembre la curva si mantiene piatta, incredibilmente piatta.
Si inizia di nuovo ad impennare proprio il 1 ottobre, guarda caso esattamente due settimane dopo l'apertura delle scuole: non per i contagi dentro ma per la baraonda fuori, principalmente dovuta ai trasporti pubblici strapieni. Ora mentre si chiude la montagna si discute di riaprire le scuole senza un piano, follia pura, e ci si dimentica come il turismo sia la prima industria nazionale che produce il 10% del Pil italiano.

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