Coronavirus
Covid, l'allarme dei medici di famiglia: "Pochi vaccini e solo in 10 regioni"

"Chiamano l'Esercito e la Croce rossa ma non coinvolgono noi che abbiamo immunizzato 13mln di italiani contro l'influenza"
COVID: MEDICI FAMIGLIA, 'ARRIVATI POCHISSIMI VACCINI E IN SOLE 10 REGIONI'
"Di vaccini anti-Covid ne abbiamo visti davvero pochi, forse una dozzina a medico e tranne in alcune aree che definirei 'felici' come il Lazio e la Calabria, dove si è partiti con le vaccinazioni, nel resto delle altre Regioni c'è poco o nulla. Sono 10 Regioni dove si sta partendo e quelle più avanti sono Lazio, Calabria, Toscana, ieri la Puglia, nelle Marche avevamo cominciato nelle Rsa e chiuso l'accordo. Ma non mi si venga a dire che siamo partiti a regime con le immunizzazioni nei nostri studi perché non è così. Ci sono gravi ritardi e c'è tanta confusione anche su quali vaccini vanno fatti, nel Lazio fanno AstraZeneca e in Calabria invece Pfizer". A parlare all'Adnkronos Salute è Domenico Crisarà, vice segretario nazionale Fimmg, Federazione italiana medidi di famiglia, che fa il punto della situazione.
"Chiamano l'Esercito e la Croce rossa ma non coinvolgono noi che abbiamo immunizzato 13mln di italiani contro l'influenza"
"Sta mancando totalmente la chiarezza - rimarca Crisarà - se una volta ogni tanto le Regioni si mettessero insieme non ci sarebbe questa dissonanza a livello nazionale. Non riusciamo a fare una sintesi e c'è chi parte e chi si ferma, cambiano i calendari vaccinali e veniamo informati". Secondo la Fimmg, "si vuole correre un gran premio di Formula 1 con una Panda, ma nessuno ha l'esperienza sulle vaccinazioni alla popolazione come la medicina generale, eppure invece di coinvolgerci si chiama l'Esercito e la Croce rosso o i giovani specializzandi. Per carità - avverte - benissimo, ma noi quest'anno abbiamo fatto 13mln di vaccinazioni contro l'influenza. Gli altri?". (Frm/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 06-MAR-21 16:36 NNNN