Coronavirus

Covid, boom di ansiolitici e meno Viagra. Come cambia l’Italia con la pandemia

di Andrea Lorusso

Dal monitoraggio Aifa sull’uso dei farmaci emergono cambiamenti nell’assunzione dei medicinali

Più ansiolitici, meno Viagra e antinfiammatori. È ciò che emerge dal "Monitoraggio dell'acquisto dei farmaci durante la pandemia Covid-19" pubblicato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), e riportato dall’Ansa. Tra i farmaci acquistati nelle farmacie territoriali "è aumentato rispetto al 2019 il consumo di ansiolitici", mentre per la disfunzione erettile e per la contraccezione d’emergenza si è registrata “una riduzione significativa d'uso tra marzo e maggio 2020”.

Ovviamente la contrazione dei rapporti sociali continua a incidere sotto molti aspetti sulla vita delle persone. Se a ciò aggiungiamo i dati della Società Italia di Psichiatria (SIP), da dove emerge che 1 centro di salute mentale su 5 ha chiuso o ha ridotto gli orari causa Covid, con un crollo generale dei consulti psichiatrici, psicoterapeutici, psicosociali, è presto detto che lo stress mentale raggiunga picchi allarmanti. 

Il 21,4% dei reparti segnalano un aumento preoccupante di aggressività, violenza e ricoveri da TSO. A giugno 2020 in un’intervista per digitalic.it, il dott. Raffaele Morelli commentava così la situazione: 

“Ogni giorno mi arrivano circa cento mail e tante domande sui social. In questo periodo sono legate alla paura del contagio, della ripresa, ai disagi di coppia. Come superare tutto ciò? Bisogna cambiare lo sguardo, distrarsi, creare con le mani, immaginare, guardare le cose senza identità, un po’ come i bambini.

La felicità arriva solo dall’interno. Rivediamo il rapporto con noi stessi, ascoltiamo il nostro mondo interiore, usciamo dal pensiero del virus, distraiamoci così da scacciare la paura che, se prende il sopravvento, indebolisce il sistema immunitario”.