Coronavirus
Covid, boom di contagi tra i sanitari. Dubbi sulla durata dei vaccini
Aumentano del 600% i contagi tra i sanitari, soprattutto infermieri. E crescono i dubbi sulla durata dell'immunizzazione
"I dati di questa settimana sono abbastanza confortanti: diminuisce ancora il tasso di incidenza" di Covid-19. "Anche se siamo ancora sopra 50" nuovi casi "per 100mila abitanti, siamo vicini a questa soglia (siamo a 54 per 100mila a fronte di 64 per 100mila della scorsa settimana) e abbiamo un" indice di contagio "Rt che è al di sotto dell'unità, a 0,85. La situazione in questo momento è positiva e abbiamo anche una tendenza a una leggera diminuzione del tasso di occupazione dei posti di area medica e di terapia intensiva, che ci dice che c'è un certo decongestionamento dei servizi sanitari grazie al fatto che l'incidenza nelle scorse settimane è in qualche modo diminuita". A tracciare il quadro è stato Gianni Rezza, direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, oggi durante la conferenza stampa sull'analisi dei dati del monitoraggio regionale Covid. Situazione positiva, ma non da abbassare la guardia perché, ha precisato Rezza, "ci troviamo in una situazione di ripresa di tante attività: hanno appena riaperto le scuole e si rimette in moto tutto un meccanismo", avremo un "aumento della mobilità" e maggiori "possibilità di aggregazione" anche in spazi chiusi.
Covid, +600% di contagi tra sanitari
Intanto, però, continuano ad aumentare i casi di positività tra i sanitari. "I dati del monitoraggio «Epicentro» dell’Iss sono inequivocabili", scrive La Stampa. "Se dall’11 giugno alla stessa data di luglio si contavano appena 212 contagi, durante il mese di agosto sono balzati a 1.951. Un incremento del 600% che potrebbe essere anche sottostimato visto che la rilevazione è stata fatta durante il clou delle vacanze, quando molti camici bianchi erano in ferie e non del tutto solerti a farsi il tampone per un po’ di tosse o raffreddore".
A essere più colpito da questa recrudescenza dei contagi è stato soprattutto il personale infermieristico che secondo l’Inail rappresenta circa l’82% dei nuovi positivi al virus e che in questo momento conta una media di 50 positivi al giorno. La conseguenza è che si aprono nuovi dubbi sulla durata dell'immunizzazione garantita dal vaccino. "I professionisti sanitari sono stati infatti i primi ad essere immunizzati a gennaio e questa recrudescenza improvvisa dei casi fa sorgere più di un sospetto", scrive La Stampa. "Compreso quello che la variante Delta possa in qualche modo rendere la vita più breve agli anticorpi messi in circolo dal vaccino".