Coronavirus
Covid e raloxifene: arriva l’ok di Aifa per lo studio clinico sull’uomo
Arriva l'ok dall'Agenzia italiana del farmaco per uno studio clinico a base di raloxifene. Ancora poche prove su dosaggi e rapporto benefici/rischi.
Covid: arriva l'ok da Aifa sul farmaco di raloxifene
Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, dà l’ok per uno studio clinico che valuterà un prodotto a base di raloxifene, farmaco autorizzato per il trattamento dell'osteoporosi nelle donne in post-menopausa, in pazienti con Covid-19 paucisintomatici ospedalizzati o a domicilio. Il trial - promosso dal consorzio pubblico-privato Exscalate4Cov e sottoposto all'Aifa da Dompé Farmaceutici, capofila del consorzio - sarà condotto dagli Irccs Lazzaro Spallanzani di Roma e Humanitas di Rozzano (Milano). Lo studio, che potrà essere allargato ad altri centri in Italia e all'estero, dovrà verificare la sicurezza e l'efficacia del raloxifene nell'inibire la replicazione del virus Sars-CoV-2. È adattativo e potrà coinvolgere fino a 450 pazienti che riceveranno un trattamento con capsule orali di raloxifene o placebo per 7 giorni.
Covid: "Verrà utilizzato solo per lo studio clinico"
Il file del brevetto dell'utilizzo di raloxifene per il trattamento dell'infezione da nuovo coronavirus - ricorda una nota - è stato depositato il 6 maggio scorso da Dompé Farmaceutici, Fraunhofer Institute e Università di Lovanio (Belgio) con l'obiettivo di promuovere l'accesso universale alle cure che ne potranno derivare, così come definito dalle linee guida del consorzio Exscalate4CoV. Una realtà composta da 18 istituzioni di 7 Paesi europei, e sostenuta dal bando Horizon 2020 della Commissione europea per progetti volti a contrastare la pandemia e migliorare la gestione e la cura dei pazienti. È importante sottolineare - precisano i promotori dello studio - che ad oggi non ci sono ancora prove che il rapporto beneficio/rischio della molecola contro il Sars-CoV-2 sia positivo, né sul dosaggio da utilizzare. Per questa ragione il farmaco non è autorizzato per l'uso in questa indicazione al di fuori di uno studio clinico".