Coronavirus
"Covid uscito da laboratorio? Plausibile, comportamento della Cina sospetto"

Prende sempre più corpo l'ipotesi di una manipolazione umana del Covid-19 che sarebbe poi fuoriuscito, intenzionalmente o meno, dai laboratori di Wuhan
Coronavirus "scappato" dai laboratori cinesi: le opinioni di Asher, Silvestri, Quay, Muller
"La Cina ha avuto dall'inizio un atteggiamento problematico. Le autorità di Pechino hanno appena annunciato che rifiuteranno ogni collaborazione futura. Ci si domanda perché la Cina si comporti in maniera così sospetta, se non ha nulla da nascondere. La fuga da un laboratorio non è certa al 100% ma, a questo punto, è la sola ipotesi che abbia un senso e che sia coerente con le informazioni in nostro possesso".
Lo ha dichiarato David Asher, da settembre 2020 a gennaio 2021 a capo dell'inchiesta del Dipartimento di Stato Usa sulle origini del Covid-19, in un'intervista pubblicata da Repubblica, mentre sembra avanzare l'ipotesi di un'origine accidentale della pandemia di Covid-19.
"La nostra inchiesta ci aveva permesso di scoprire che all'inizio di novembre del 2019 diversi dipendenti dell'Istituto di virologia di Wuhan si erano ammalati con una sintomatologia simile a quella dell'influenza o del Covid. È probabile che, a partire da ottobre, tutti siano stati contagiati dal Covid-19. Da allora, molti ricercatori dell'Istituto di virologia sono scomparsi: forse sono morti, o forse li hanno fatti sparire", ha spiegato Asher, secondo cui "le autorità cinesi hanno tentato di controllare un incidente di laboratorio avvenuto a ottobre 2019, forse prima, e non ci sono riuscite".