Coronavirus

Cuneo, a lezione con il pc in strada."Niente dad, le relazioni servono"

"Penso che la scuola abbia bisogno non solo di lezioni, ma di relazioni" così uno degli studenti durante la protesta pacifica contro la dad

A Fossano, cittadina del cunese, una giovane studentessa del liceo scientifico di Acina ha dato il via alla protesta contro la didattica a distanza. Nell’era della pandemia di coronavirus che sta interessando l’Italia, una delle decisione prese con l’aggravarsi della seconda ondata è stata quella di annullare la didattica in presenza per i licei. Così, come si legge sulla Stampa, Sara è stata la prima a mettere il suo banco fuori la sede della sua scuola e successivamente tutti gli altri compagni si sono uniti a lei. Attrezzati di tavolini e pc hanno frequentato le proprie lezioni a distanza ma fuori il proprio istituto.

“Mi sono unito a questo gruppo perché anch’io sono contrario a dover seguire le lezioni da casa e mi è piaciuta la loro idea di protesta - dice Alberto, terza liceo linguistico- Penso che la scuola abbia bisogno non solo di lezioni, ma di relazioni. Con gli insegnanti e con i compagni di classe. Penso anche a chi, da casa, ha difficoltà a seguire perché abita in posti dove la connessione non è granché. E ce ne sono ancora molti, purtroppo. Quando siamo tornati in classe, a settembre, credevamo tutti di essere in un luogo sicuro. Ed è quello che chiediamo: ma una scuola in sicurezza dipende soprattutto dai trasporti”.

Per coordinarsi su questa pacifica protesta è nato anche un gruppo di whatsapp : “Facciamoci sentire”- come spiega Greta Giordano  sulle pagine della Stampa - Sappiamo che c’è un’emergenza e non chiediamo di tornare in classe domani. Ma vogliamo capire cosa è andato storto. Qui tutti pensano che noi siamo contenti di non andare a scuola. E non è affatto così. Almeno per tanti di noi”.