Coronavirus
Gas serra: -9,2% di emissioni in Italia ma il Covid-19 non risolve il problema
Il blocco della mobilità e la minore richiesta di energia durante la pandemia ha portato ad un calo delle emissioni di gas serra
Gas serra: L'Ispra prevede un calo di oltre il 9% delle emissioni in Italia anche grazie alle misure di contenimento della pandemia da Coronavirus. Il lockdown e le misure restrittive sulla mobilità non sono però la soluzione al problema
Buone notizie sul fronte dell'inquinamento atmosferico. L'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) sulla base dei dati disponibili nei primi 9 mesi del 2019 ha stimato che entro la fine del 2020 le emissioni di gas serra in Italia caleranno del 9,2% a causa delle restrizioni alla mobilità dovute alla pandemia da Coronavirus, a fronte di una riduzione del PIL prevista del 8,2%.
Le previsioni in merito ai gas serra si basano sulla riduzione delle emissioni per la produzione di energia elettrica (-11,8%) dovuta ad una minore domanda da parte sia degli utenti finali sia dalle aziende in settori chiave come l'industria (-9,1%) e i trasporti (-14,6%). Inoltre, la chiusura di molti edifici pubblici e attività commerciali ha portato ad una riduzione della domanda di energia per il riscaldamento (-7%). Nel 2019 l'Ispra aveva registrato un calo delle emissioni di gas serra del 2,8% urspetto all'anno precedente a fronte di un aumento dell0 0,3% del PIL.
Coronavirus - inquinamento atmosferico: calano le emissioni ma i problemi restano
La pandemia di Coronavirus ha aiutato a ridurre le emissioni di gas serra ma non è la soluzione al problema del riscaldamento globale in quanto, come sottolinea l'Ispra, servono "modifiche strutturali, tecnologiche e comportamentali che riducano al minimo le emissioni di gas serra nel medio e lungo periodo”. Sulla stessa lunghezza d'onda anche l'Organizzazione meteorologica mondiale (OMM), che conferma come il Covid-19 abbia avuto un impatto limitato sulla situazione globale dei cambiamenti climatici. L'istituto, ad esempio, afferma che la CO2 continuerà a crescere anche se più lentamente rispetto al passato. "Non c’è tempo da perdere. - afferma il segretario dell’OMM Petteri Taals- La pandemia non risolverà il problema del cambiamento climatico. Tuttavia, rappresenta un trampolino di lancio per avviare un'azione per il clima più sostenuta e ambiziosa volta a ridurre a zero le emissioni nette trasformando completamente le nostre industrie, i sistemi energetici e i trasporti".