Coronavirus
Green pass, "dovere costituzionale e comunitario disapplicare il decreto"
Riceviamo e pubblichiamo
L'Associazione civica Federazione Rinascimento Italia (FRI), nel contesto del dibattito in corso nel paese sui temi dell’obbligo vaccinale e della certificazione verde, intende condividere con la magistratura italiana tutta l’importante studio dell’Osservatorio Permanente per la Legalità Costituzionale Stefano Rodotà. In copia conoscenza: la Presidenza della Repubblica, i membri del Governo e del Parlamento, i principali giornalisti italiani.
Lo studio de quo si sviluppa con l’obiettivo di analizzare la natura giuridica del c.d. Green Pass, le sue peculiarita, i suoi presupposti fattuali e normativi, i suoi obiettivi, i meccanismi giuridici attraverso i quali e stato introdotto nel nostro ordinamento, la sua capacitaÌ d’incidere sulle liberta fondamentali.
L’auspicio è che lo studio in oggetto, e soprattutto i suoi piani argomentativi, possano costituire, al di la degli slogan e delle semplificazioni, un utile elemento di dibattito e di confronto a livello istituzionale, nella comunitaÌ scientifica, tra gli operatori del diritto (magistratura e avvocatura), cercando di andare oltre le sterili e superficiali contrapposizioni troppo spesso di natura apodittica e strumentale.
Si tratta di un tema che coinvolge la natura e l’essenza stessa della Democrazia. Sulla base delle considerazioni dettagliatamente esposte, non sembrerebbe legittima - in assenza di obbligo vaccinale - ed in difformitaÌ con il quadro normativo europeo, l’emanazione di un decreto-legge che attribuisca al certificato verde una dimensione normativa e prescrittiva tale da generare trattamenti differenziati irragionevoli e sproporzionati.
Ci auguriamo che la lettura di questo documento possa essere strumento utile affinché ogni giudice italiano si attivi per ristabilire l’ordine in nome dei principi su cui si basa la nostra cara Costituzione.
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