Coronavirus

Il renziano Marattin multato,pranzo vietato in terrazza con 5 amici:"Mi scuso"

Il deputato ammette: "Il momento, per via delle restrizioni, è difficile per tutti. Ma non ho dato il buon esempio"

Il renziano Marattin multato,pranzo vietato in terrazza con 5 amici:"Mi scuso"

Il Coronavirus in Italia resta un'emergenza. Aumentano i contagi giornalieri e preoccupa la situazione nelle terapie intensive, tornati a livelli di occupazione di un anno fa. Ma le restrizioni e i divieti non sembrano valere per tutti. Dopo il caso del leader di Italia Viva, pizzicato in Bahrain a vedere la Formula Uno, arriva anche un'altra grana per i renziani, questa volta tocca ad un fedelissimo di Renzi, Luigi Marattin, multato per una festa privata sul terrazzo di casa sua. Marattin - si legge sul Fatto Quotidiano - è stato costretto a offrire il petto su Facebook dove ha sentito il dovere di scusarsi pubblicamente con un post “sull'importanza di essere umani e quindi imperfetti”. Eccolo: “Ieri pomeriggio (domenica, ndr) nella mia abitazione a Roma si è registrata una violazione della normativa anti-Covid, nella forma di un pranzo non consentito (non ha alcuna importanza se tale violazione riguardasse o meno il sottoscritto. Le forze dell’ordine, che erano alla ricerca di una violazione ben più grave in un appartamento della zona, ma che si sono per caso imbattute nella nostra, sono intervenute e hanno irrogato le sanzioni conseguenti”,ha spiegato mortificato. Ringraziando le forze dell’ordine per il loro lavoro e non è tutto: “Chiedo scusa. Un parlamentare ha l’obbligo di dare il buon esempio e certamente così non è stato in questo caso”.

Il web però - prosegue il Fatto - non perdona: dicendo peste e corna di lui, dei politici in generale e pure di Renzi. Marattin incassa e si prepara al salasso per le bisbocce di domenica. “Macché bisbocce. Io quando sono arrivati i carabinieri ero in camera a lavorare”. Su quelle sudate carte che maneggia essendo presidente della Commissione Finanze della Camera dove si discute la riforma dell ’Irpef che non gli dà tregua. Neppure per il tempo di dare una sbirciatina in tv al Gran premio di automobilismo? “Giuro, io la Formula 1 neppure la seguo: ho smesso di guardarla da quando Michael Schumacher non gira più”.