Coronavirus
La pandemia secondo l’OMS è finita ma per Ricciardi no
Il Consigliere sia di Speranza che di Calenda non avverte proprio la necessità di dimettersi
Covid, Ricciardi si è sempre distinto per andare nella direzione opposta in cui va il mondo
Ieri è stato un giorno in un certo senso storico perché, almeno formalmente, l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato tramite il suo direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus che: “La scorsa settimana, il numero di decessi settimanali per Covid è sceso al minimo da marzo 2020. Non siamo mai stati in una posizione migliore per porre fine alla pandemia”.
Si tratta della stessa OMS che l’11 marzo 2020 aveva dichiarato formalmente lo stato di pandemia. L’affermazione è stata fatta sul dato della minimizzazione dei decessi settimanali e non dei contagi. Il direttore generale ha poi continuato: “Non ci siamo ancora, ma la fine è a portata di mano. Un maratoneta però non si ferma quando vede il traguardo, corre più forte, con tutta l’energia che gli resta. Anche noi dobbiamo farlo, possiamo vedere il traguardo e siamo in una posizione vincente, ma ora è il momento peggiore per smettere di correre”.
E poi ancora: “Ora è il momento di correre più forte e assicurarci di superare il nastro del fotofinish per raccogliere i frutti di tutto il nostro duro lavoro. Se non cogliamo questa opportunità ora, corriamo il rischio di più varianti, più morti, più interruzioni di attività e più incertezza”.
Dunque un messaggio chiaro e deciso rilasciato per di più nella vicinanza dell’autunno che è sempre un periodo critico per la concomitanza dell’influenza stagionale. Ma questo non ha placato le paturnie iconoclaste di Walter Ricciardi, una delle più acclamate Covid- star che è riuscito in diretta a smentire in sincrono l’OMS: "dopo due anni di diminuzione dell'epidemia influenzale, quello che vediamo dai dati che arrivano dall'altro emisfero, è che sarà una stagione impegnativa. Per questo è importantissimo, nella prossima stagione autunnale, fare la vaccinazione contro l'influenza e il richiamo contro il Covid"
Dunque Ricciardi vede l’esatto l’opposto di quello che vede l’OMS. Una tipica situazione italiana che se non fosse buffa sarebbe tragica. Ricciardi è infatti il consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza (Articolo 1) e contemporaneamente il responsabile dell’area sanità di Azione e cioè di Carlo Calenda.
Ricciardi si è sempre distinto per andare nella direzione opposta in cui va il mondo. Ha inizialmente detto che le mascherine non servivano quando l’OMS diceva di sì e viceversa, così come ha fatto sui vaccini ingenerando una grande confusione. Speranza non è stato mai capace di arginarne la propensione mediatica che ha provocato non pochi imbarazzi ai governi.
Senza contare che non ha sentito neppure l’esigenza di dimettersi quando Calenda ha lasciato il centro – sinistra e ha preso ad attaccare il ministro Speranza. Quindi siamo alla commedia dell’arte con Ricciardi che –come in una famosa commedia di Carlo Goldoni- si trova ad essere “servo di due padroni” che se le danno ogni giorno di santa ragione.
Lo ricordiamo ad inizio pandemia quando attaccava ogni giorno Speranza nella “speranza” (scusate il gioco di parole, peraltro voluto) di ottenere qualche scranno che infatti puntualmente arrivò. Da allora fu un continuo peana al ministro.
In ogni caso il consigliere -che perderà a breve ogni potere- si potrà consolare rivedendo in cassetta i film sulla camorra di cui era stato applaudito attore con Mario Merola.