Coronavirus

Riaprire stadi, concerti e teatri? Si potrà, con un 'balaclava' anti Covid

Di Monica Camozzi

Un presidio capace di schermare l’intero viso al 99,99% è sui tavoli dei governi in questi giorni. RUMORS

La soluzione per riaprire stadi, concerti, teatri e ogni attività che veda coinvolte centinaia  di persone in prossimità fisica potrebbe essere sui tavoli del governo in questi giorni.

Ad affaritaliani.it è giunta notizia che esiste - ed è stato sottoposto all’attenzione dei singoli ministeri, con precipua mail al sottosegretario allo sport Valentina Vezzali - un presidio capace di schermare l’intero viso al 99,99% non solo da Sars Cov 2 ma da  influenza, altri coronavirus e sindromi sinciziali.

È un balaclava (si, quello di Batman) ma realizzato con mascherina trasparente in modo tale da rendere riconoscibile la persona per un 15% in più rispetto a ciò che mettiamo sul nostro viso quotidianamente.

Soprattutto, è tecnicamente giá noto alle istituzioni poiché nello stesso materiale vengono fornite mascherine, definite Viroblock, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, come si legge nella lettera di presentazione inviata ai singoli ministeri.

Si chiama Pass Partù e la sua implementazione è stata suggerita alla società produttrice da numerose società sportive, sia professionali sia dilettantistiche, preoccupate per le loro sorti a causa del totale blocco degli eventi sportivi.

Non si parla solo di calcio, ma di basket, pallavolo e decine di altre discipline che non reggerebbero all’assenza di introiti. 

Questo dispositivo una volta testato permette di riaprire, rendendolo obbligatorio, qualsiasi evento sportivo senza alcun distanziamento sociale” si legge nella nota aziendale.

Potrebbero quindi essere riprese immediatamente le attività non solo sportive, ma gli eventi nella loro totalità: concerti, fiere, attività culturali che prevedono la presenza di un pubblico vasto.

Giocoforza, se l’indiscrezione venisse confermata, potrebbero essere salvati centinaia di migliaia di posti di lavoro.

Ma come è fatto il balaclava anti Sars Cov 2?

Tessuto high tech, termo regolatore ovvero caldo con il freddo e fresco con il caldo; capace di schermare completamente il volto non consentendo il passaggio di droplet via naso, bocca, occhi, anzi consente di bere grazie all’apertura per cannuccia sul davanti. La libertà al viso viene consentita non solo dalla mascherina trasparente in PVU, che lascia visibile le fattezze fino alla linea della bocca, trattata anti nebbia e traforata per garantire un flusso d’aria,  ma altresì dall’apertura sulle orecchie e dalla morbidezza del tessuto. Lavabile a 40% e utilizzabile per 200 ore, grazie a materiali già certificati Iss e CE.

La società enfatizza il fatto che il presidio garantisca il filtraggio dell’aria sia in entrata sia in uscita pur mantenendo il viso riconoscibile e libero per metà e schermando al 99,99% da batteri e virus, secondo i protocolli standard ISO 18184 e AATCC100. In più, è personalizzabile esteticamente, con loghi di squadre e colori.

Apprendiamo dalle nostre fonti che l’azienda avrebbe dato la precedenza alla fruizione in Italia pur avendo richieste da numerose federazioni sportive straniere, anche visti gli imminenti impegni per gli Europei di calcio. Con le nostre strutture industriali, possiamo arrivare alla produzione di un milione di pezzi a settimana”.

Ma se una persona volesse levarselo? Ci metterebbe almeno un minuto e verrebbe immediatamente vista. Inoltre, chi la circonda sarebbe in ogni caso protetto dal proprio Pass Partù. Si tratta di un passo decisivo che consentirebbe subito la riapertura di quanto manca in termini anche psicologici alla popolazione, ovvero riunirsi in massa nei luoghi di divertimento e svago, dando una straordinaria boccata di ossigeno all’economia.