Coronavirus
Tutto Sposi, al salone di Napoli tampone gratis e Green Pass per tutti
Tutto Sposi, la fiera del wedding punto di riferimento nazionale torna dopo due anni di stop
Per le sposine, tampone gratis. Il Salone del wedding di Napoli, Tutto Sposi, riprende dopo due anni di chiusura, fa subito sold out e pensa a come salvare capra e cavoli, ovvero, la fiera e la sicurezza delle giovani coppie ansiose di dire il sospirato si dopo un biennio di limbo e di attesa. Il Salone della Ripartenza, come hanno ribattezzato Tutto Sposi che corre dal 16 al 24 ottobre 2021, non poteva certo arrestarsi.
Da qui, l’iniziativa “tampone gratis e Green Pass per tutti”: nata da un’idea dell’organizzatore Lino Ferrara, ha trovato subito la sponda in un imprenditore illuminato, Gino Signore, titolare della Maison Signore, da sempre acceso sostenitore del made in Italy. Che si è offerto di sponsorizzarla prendendo spunto dalle parole di Landini, leader della CGIL, sul diritto al lavoro per tutti e senza vessazioni economiche. Perché al Sud il matrimonio è ancora un’istituzione portante e muove un indotto immenso “e perderlo provocherebbe una ricaduta peggiore di quella della Indesit” ha affermato l’imprenditore.
“Ho ricevuto tante telefonate da parte di giovani sposine che non potevano venire in fiera perché ancora non vaccinate e quindi mi sono posto il problema se rinunciare, visto che questo ostacolo del Green Pass è sorto solo dopo che avevo già sottoscritto il contratto di partecipazione, oppure offrire la mia collaborazione alla fiera leader in Italia, che da 32 anni è di vitale importanza per tutto il comparto wedding in Campania” ha dichiarato Signore.
Maison Signore, l’azienda diretta da Gino, è una realtà di spicco, capace di difendere realmente in patrimonio della sartorialità italiana votata al comparto sposa. Nel 2017 la società ha avviato un’unità produttiva in Puglia a Putignano, capitale del comparto sposa dove viene prodotta più del 40% dell’alta moda di settore. In Campania la Maison possiede oltre duemila metri di showroom fra Napoli e Caserta, ha appena acquisito marchi importanti come Giovanna Sbiroli e Le spose di Sofia e produce più di trecento modelli l’anno.
E qui, l’abito da sposa è l’epicentro di un tessuto connettivo vastissimo, che contribuisce in modo consistente al Pil.
Perciò, come spiega Lino Ferrara, trovatisi davanti all’ipotesi di tagliare la manifestazione, dopo due anni di chiusura, si è arrivati a una conclusione logica: “il valore degli spazi fieristici si calcola sulla base dei potenziali contatti creati e se il risultato viene inficiato anche dallo scalino del Green Pass la sfida si fa ardua. Bisognava scegliere se ridare i soldi agli imprenditori che avevano bloccato lo spazio in fiera o estendere il Green Pass a tutti, previo ovviamente tampone. L’impegno economico era considerevole ma è intervenuto Signore offrendosi di sponsorizzare l’iniziativa”.
Il centro sanitario Hospital Care curerà i tamponi per l’accesso alla manifestazione, con la possibilità di stipulare in fiera accordi con le location per effettuare in seguito anche cerimonie nuziali in sicurezza.
L’indotto, nella sola area campana, vale 2.7 miliardi di euro. “Prima del Covid avevamo circa 90mila coppie in visita alla fiera, adesso ne stimiamo 30.000 circa, purtroppo dovremo contingentare gli ingressi. Ormai il mondo si definisce in prima del Covid e dopo il Covid -dichiara l’organizzatore della prima fiera consumer della sposa in Italia, a cui accorrono per sfilare aziende internazionali come Pronovias. Ora, la chiamano Salone della Ripartenza. Le date sono dal 16 al 24 ottobre con ingresso da Viale Kennedy 54.
A dimostrazione dell’alta aspettativa di partecipazione, si è disposto sul portale Tuttosposi.it un link Salta la fila, dove si effettua un primo tracciamento, ottenendo un QR Code che facilita l’accesso.