Coronavirus

Vaccini, Aifa apre all'obbligo per tutti. Palù: "Resta una delle soluzioni"

Il presidente dell'agenzia italiana del farmaco: "Virus proveniente da un laboratorio? L'ipotesi non si può escludere con certezza"

Palù: "Virus? Ipotesi provenienza da laboratorio non è da escludere"

La quarta ondata di Coronavirus terrorizza tutta Europa ormai. Il governo sta per approvare un decreto che porterà con ogni probabilità ad un Super Green Pass. Un documento a doppia velocità con pesanti restrizioni per i non vaccinati a partire dalla zona arancione. "L’obbligo vaccinale - spiega il presidente dell'Aifa Giorgio Palù alla Stampa - esiste già per alcune categorie professionali e lo decide la politica non il Cts, organo di consulenza. È già in atto per gli operatori sanitari ed è stato introdotto, ai tempi della ministra Lorenzin, per alcune vaccinazioni pediatriche. Ora, per decidere, andrebbe valutato l’impatto biologico, clinico ed epidemiologico del virus. Resta la soluzione estrema da valutare in base all’andamento della pandemia. Certo non siamo ancora alla situazione austriaca".

Palù affronta anche la questione della provenienza del virus. "Le ipotesi rimangono sempre due. La prima - prosegue palù alla Stampa - è che il virus sia passato dal pipistrello all’uomo, eventualmente tramite un ospite intermedio, e la seconda che sia uscito per errore da un laboratorio. Non si sa con certezza, ma ha la stranezza di un’inserzione di dodici nucleotidi in un sito del gene S non soggetto a ricombinazione. Questo ha reso in origine il virus particolarmente infettivo. Non si può dunque escludere una manipolazione. Quello che è certo è che i cinesi non hanno contribuito a far luce sulla questione".

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