Coronavirus

Vaccini, altro che anziani e infermieri. 95 mila protetti sono amministrativi

I Nas hanno aperto un'indagine. Solo 48 mila i vaccinati nelle Rsa, una delle categorie considerate più a rischio

Vaccini, altro che anziani e infermieri. 95 mila protetti sono amministrativi

L'emergenza Coronavirus in Italia continua senza sosta. Resta alto il numero giornaliero di contagiati nel Paese e preoccupa sempre di più la situazione negli ospedali, con le terapie intensive tornate sotto pressione. Impressionante ormai da mesi il dato sui decessi. Per questo grande attenzione è rivolta ai vaccini. La campagna è iniziata e i numeri sono alti, ma il problema è la lista dei vaccinati. Per questo i carabinieri del Nas - si legge su Repubblica - stanno acquisendo in diverse Regioni l’elenco dei vaccinandi, per verificare se, nella compilazione, ci sono stati abusi tali da configurare ipotesi di reato. L’ultimo aggiornamento indica che, sul totale di 701.623 vaccinati, abbiamo 558.155 operatori sanitari e sociosanitari, 47.488 ospiti delle strutture residenziali (Rsa) e ben 95.980 soggetti classificati «personale non sanitario».

Categoria sufficientemente generica - prosegue Repubblica - per inglobare tutti coloro che, indipendentemente dall’età, gravitano nell’universo delle Asl e degli ospedali: gli amministrativi che lavorano in ufficio, gli addetti alla manutenzione e alle pulizie, i manager, i cuochi e i camerieri delle mense, i centralinisti, gli uscieri, gli specialisti che non lavorano direttamente con i contagiati. Oltre ovviamente ai furbi: gli amici degli amici, le mogli dei dottori, politici locali, qualche fortunato dell’ultimo minuto. Il risultato è che la fascia di età più coperta è quella 50-59 anni (195 mila somministrazioni), contro i 16 mila della 70-79, i 20 mila della 80-89 anni, i 15 mila della over 90. Poiché vaccinare tutti gli ultraottantenni può diminuire, secondo alcune stime, il tasso di morti per Covid del 50 per cento, al governo si fa strada l’ipotesi di includerli nella prima fase della campagna (adesso il loro inserimento negli elenchi è a fine febbraio). Si valuta anche di anticipare la somministrazione agli insegnanti, per accelerare la riapertura delle scuole.