Coronavirus
Vaccini, Ippolito: "La variante sudafricana? Un problema per l'efficacia"
Il direttore scientifico dello Spallanzani: "Servirà molta ricerca per fronteggiare i diversi ceppi del virus"
Vaccini, Ippolito: "La variante sudafricana? Un problema per l'efficacia"
Il Coronavirus continua a far paura, in Italia e in tutto il mondo. La speranza è affidata ai vaccini, ma la strada sembra essere in salita, perchè spuntano nuove varianti del virus. Particolarmente temibile al momento è il ceppo sudafricano. "È certamente possibile - spiega alla Stampa il direttore sanitario dello Spallanzani Giuseppe Ippolito - che questa o altre mutazioni possano rendere meno efficaci i vaccini, ma va detto che quelli contro il coronavirus, e penso soprattutto ai vaccini genetici come quelli a Rna o a vettore virale,sono facilmente adattabili a nuovi ceppi, un po’ come avviene con il vaccino stagionale antinfluenzale, che contiene ogni anno i ceppi prevalenti. Se e quanto il vaccino protegga anche dall’infezione lo scopriremo monitorando i dati epidemiologici dei prossimi mesi e anni".
"Vorrei inoltre sottolineare - prosegue Ippolito alla Stampa - che i vaccini autorizzati finora, così come quelli in fase di sviluppo, producono quella che viene chiamata risposta policlonale, generano cioè numerosi anticorpi che si insediano su diverse parti del virus. Le modifiche a uno qualsiasi di questi siti di destinazione aumentano il rischio che i vaccini possano essere meno efficaci, non che non funzionino affatto. Per capirlo occorrerà tanta ricerca".