Coronavirus
Vaccini, Locatelli: "Entro Natale toccherà ai bambini dai 5 agli 11 anni"
Il coordinatore del Cts conferma l'intenzione degli scienziati di procedere con l'immunizzazione anche dei più piccoli. "Il vaccino è assolutamente sicuro"
Vaccini, Locatelli: "Entro Natale toccherà ai bambini dai 5 agli 11 anni"
L'emergenza Coronavirus in Italia continua senza sosta. L'Oms ha confermato che ormai in Europa è esplosa la quarta ondata. Per ora gli Stati più colpiti sono la Germania e i Paesi dell'Est anche per ragioni di clima più rigido, non solo di vaccinazioni. Ma il governo italiano - si legge sulla Stampa - vuole dare un'accelerata anche sulla campagna di immunizzazione, aprendo ai bambini dai 5 agli 11 anni. "L’approvazione entro Natale - spiega il coordinatore del Cts Franco Locatelli - credo sia un’ipotesi ragionevole".
E lo stesso commissario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo nella sua circolare alle regioni ha ipotizzato un «probabile futuro allargamento» anche alla fascia tra i 5 e gli 11 anni. Una estensione della campagna che nei giorni scorsi ha scatenato reazioni avverse tra chi, anche tra gli esperti, giudica poco etico per proteggere gli adulti esporre a pur rarissimi effetti collaterali i bambini, che correrebbero ancor meno rischi con il Covid. Posizione per nulla condivisa da Locatelli che su questo è stato chiaro: "Il vaccino è assolutamente sicuro, non a caso ha ricevuto l’immediata approvazione dell’Fda e dal Cdc americano".
In Italia - prosegue la Stampa - i numeri sono lontani anni luce dai 37mila casi e 214 morti di ieri in Gran Bretagna, per non parlare di Olanda, Irlanda, Belgio, Grecia e di quello che sta accadendo in tutto l’Est europeo, dove meno della metà della popolazione è vaccinata. Ma intanto l’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ha declassato dalla fascia verde a quella gialla altre cinque regioni: Liguria, provincia di Trento, Umbria, Abruzzo e Puglia, lasciando nella fascia a bassa incidenza di contagi soltanto 6 regioni: Val d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Sardegna, Molise e Basilicata. Se la situazione è questa la contromossa di governo e scienziati è quella di premere l’acceleratore sui vaccini.