Coronavirus
Vaccini, Sara Cunial (ex M5s): "Non siamo cavie, tuteliamo i nostri anziani"
Vaccino covid, Sara Cunial: "Gli insegnanti non sono cavie"
Vaccini, Sara Cunial (ex M5s): "Non siamo cavie, tuteliamo i nostri anziani"
Sara Cunial (ex Movimento 5 Stelle e da aprile nel gruppo Misto) ha fatto un post su Facebook legato al tema della vaccinazione per gli ospiti delle case di riposo (si tratta della seconda categoria ad aver accesso al farmaco, dopo i sanitari). "Non siamo cavie! Tuteliamo i nostri anziani, il personale sanitario, i diritti di tutti coloro che oggi si trovano impotenti di fronte a questi abusi. No alla sperimentazione sull'uomo!" scrive Cunial. La parlamentare chiede ai follower di scaricare una lettera informativa sul sito R2020 (piattaforma online di "Ribellione, resistenza, rinascita", ndr).
"Il consenso informato per la somministrazione di un trattamento farmacologico è prescritto dalle norme nazionali e internazionali, per cui chi somministrasse il trattamento senza un valido consenso commetterebbe dei gravi illeciti, oltre ad assumersi personalmente ogni responsabilità in ordine a eventuali eventi avversi. Una corretta ed esaustiva informazione in ordine ai possibili effetti collaterali e/o agli eventuali rischi per la salute, a breve e lungo termine, è indispensabile al fine di consentire una scelta consapevole in merito all'eventuale somministrazione del vaccino che, in ogni caso, non può essere imposta", scrive Sara Cunial.
Vaccino covid, Sara Cunial: "Gli insegnanti non sono cavie"
In precedenza aveva fatto un post social in cui aveva scritto "GLI INSEGNANTI NON SONO CAVIE"
"L’adesione a qualsivoglia campagna di vaccinazione dev’essere il frutto di scelte individuali CONSAPEVOLI, mai di IMPOSIZIONE o RICATTO! Per questo la Commissione Legale di R2020 mette a disposizione degli insegnanti una lettera a fronte dell’eventuale invito al personale della scuola ad aderire alla Campagna vaccinale SARS-COV-2. Il firmatario della lettera chiede maggiori informazioni in merito alla natura del trattamento sanitario, alla sua efficacia, alla durata della sperimentazione, al metodo con cui sarà condotta, al rapporto tra rischi e benefici del trattamento, alle reazioni avverse, nell’attesa di poter leggere studi scientifici più accurati ed indipendenti in merito alle reazioni avverse di tale farmaco (che ancora non ci sono e lì dove ci sono fanno rabbrividire!). La mancata o incompleta informazione sulle eventuali conseguenze della vaccinazione potrebbe far incorrere il datore di lavoro in eventuali responsabilità di carattere civile e/o penale".