Coronavirus
Vaccini, Pfizer ha fregato l'Ue: penali quasi nulle e più dosi alla Germania
Spunta il contratto. Il caos del riconteggio, dall'8 gennaio il cambio di dosaggio: ogni fiala contiene 6 dosi, prima si pensava fossero 5
Vaccini Pfizer, contratto con l'Ue.Penali quasi nulle e più dosi alla Germania
L'emergenza Coronavirus continua senza sosta in tutto il mondo. In Italia il numero di contagiati resta elevato e preoccupa la situazione negli ospedali, specie nei reparti di terapia intensiva. Il dato giornaliero sui decessi è drammatico, a tre cifre ormai da mesi. Per questo la speranza di tutti è riposta nei vaccini, e il rallentamento delle forniture da parte di Pfizer non è un buon segnale. Ma spunta - si legge sul Corriere della Sera - il contratto con la casa farmaceutica statunitense, stipulato dall'Ue e ci sono due dati clamorosi. Il primo è che le penali sono molto difficili da mettere in atto, anche in caso di ritardi e il secondo è che alla Germania andranno 30 milioni di dosi in più rispetto agli altri paesi.
Otto gennaio 2021: è questa la data chiave per comprendere perché l’Italia non potrà rispettare i tempi della campagna vaccinale che doveva chiudere a fine settembre. Quel giorno Pfizer ha infatti ottenuto dall’Ema, l’agenzia europea del farmaco, l’autorizzazione a sostenere che ogni fiala prodotta con il suo marchio contiene 6 dosi di vaccino e non 5. Un calcolo mai effettuato durante le trattative, né tantomeno al momento di siglare gli accordi con l’Ue. Nel contratto le penali «sono esclusivamente sulle forniture trimestrali e non su quelle settimanali.
La vera clausola di salvaguardia per Pfizer e le altre società farmaceutiche - prosegue il Corriere - è in quell’articolo dell’accordo che chiarisce termini ed entità delle sanzioni previste in caso di inadempienza. Il contratto fissa infatti «una penale del 20% del valore delle dosi non consegnate» che aumenta in base ai giorni di ritardo. Ma chiarisce che «l’applicazione delle penali non è automatica»: alla fine del primo trimestre deve inizialmente essere esplorata la strada per un «rimedio» alla inadempienza. Tra le possibilità ci sono: il diritto al rimborso, la cessazione del contratto e, solo alla fine, l’applicazione della penale.
CORONAVIRUS: PFIZER, 'CONSEGNATE MENO FIALE MA STESSO NUMERO DI DOSI VACCINALI'
PFIZER ha consegnato "meno fiale ma lo stesso numero di dosi vaccinali". E' quanto precisa la società contattata da Sky TG24. In particolare, secondo quanto spiegato da PFIZER, quello che sta accadendo è frutto di un fraintendimento nel conteggio delle dosi che non è il conteggio delle fiale. Infatti, inizialmente l'approvazione europea prevedeva che una fila contenesse 5 dosi. L'avanzo (per concepire eventuali imprecisioni) andava buttato. Il governo ha optato per l'utilizzo di quell'avanzo per una dose in più (6) e si è proceduto a tirare fuori una sesta dose. Somministrando 6 dosi anziché 5, PFIZER ha ridotto il numero di fiale (ma non di dosi), la posizione della casa farmaceutica, che sottolinea anche come dall'8 al 18 gennaio siano state inviate le fiale previste dal piano di ordinazione, dopo di che c'è stata la riduzione. Dalla prossima settimana, assicura PFIZER, la fornitura "tornerà a regime".
CORONAVIRUS: PFIZER, 'FORNITURA A REGIME DA PROSSIMA SETTIMANA'
"Dalla prossima settimana tornerà a regime" la fornitura di vaccini PFIZER, ridotta "perché si è dovuto riadattare il sito produttivo belga di Puurs, a fronte di una maggiore richiesta da parte dell'Unione Europea, riadattamento che ha bisogno di una approvazione di regolarità da parte dell'Ema". E' quanto precisa la PFIZER, contattata da Sky TG24, spiegando che ci sono i "tempi tecnici necessari per l'ok alla modifica del sito", e assicurando che dunque "dalla prossima settimana si tornerà a regime".