Coronavirus

Vaccino, a 35 giorni da prima dose crollo decessi (-95%) e ricoveri (-90%)

Locatelli(Cts): "Dopo le riaperture nessuna ripresa della curva. Incoraggiante in vista delle nuove aperture. Via le mascherine? Presto"

Vaccino, Iss: a 35 giorni dalla prima dose -95% decessi e -90% ricoveri. Locatelli: "Rt inferiore alla settimana precedente"

Nelle persone vaccinate il rischio di infezione da Sars-CoV2, di ricovero e di decesso, diminuisce progressivamente dopo le prime due settimane. A partire dai 35 giorni dall'inizio del ciclo vaccinale si osserva una riduzione dell'80% delle infezioni, del 90% dei ricoveri e del 95% dei decessi sia negli uomini che nelle donne e in persone di diverse fascedi eta'. I dati emergono dal primo report nazionale sull'impatto della vaccinazione anti Covid a cura dell'Istituto superiore di Sanita' (Iss) e del Ministero della Salute, in base all'analisi congiunta dell'anagrafe nazionale vaccini e della sorveglianza integrata Covid-19.

"L'analisi dei dati indica che le aperture decise secondo il criterio del 'rischio ragionato' non si sono associate a una ripresa della curva epidemica. L'ultima analisi settimanale indica un Rt inferiore a quello della settimana prima (0,86 contro 0,89) e l'incidenza cumulativa di casi ogni 100.000 abitanti e' scesa a un valore nazionale di 96". A dirlo Franco Locatelli, coordinatore del Cts, in un'intervista al Corriere della Sera, parlando delle riaperture scattate il 26 aprile. Per Locatelli: "L'analisi della prossima settimana ci dara' un quadro ancora piu' compiutamente definito, ma non avere al momento segnali di allerta e' incoraggiante anche nella prospettiva di nuove misure di apertura, quali per esempio il prolungamento del coprifuoco, che il governo si accinge ad adottare. Resta fondamentale il principio ispiratore della gradualita' e progressivita' ricordato anche recentemente dal presidente Draghi". Alla domanda se e' presto per togliere le mascherine all'aperto come negli Stati Uniti Locatelli risponde: "Si' e' troppo presto, oggi la scelta non e'

Vaccino, aggiornamento in Italia alle ore 6.13: superate 27 mln dosi

Sono 27.011.116 le dosi di vaccino contro il Covid-19 somministrate in Italia e 8.475.672 persone hanno ricevuto anche la seconda dose. Secondo i dati del governo il numero di dosi inoculate corrisponde all'89,7% del totale di quelle consegnate, che sono finora 30.101.660. Sono state vaccinate 15.157.560 donne e 11.853.556 uomini. 

ipotizzabile. Giusto comunque iniziare una riflessione prospettica". E aggiunge: "Verra' il tempo in cui potremo abbandonare le mascherine e riprendere ad abbracciarci".

Vaccino, Figliuolo: "Arrivano 20 mln dosi, a giugno la spallata finale al Covid"

Giugno sarà il mese della 'spallata' nella campagna vaccinale italiana, grazie all'arrivo di 20 milioni di dosi e a settembre si conta di poter arrivare all'immunità di gregge, in linea con le previsioni e nonostante i ritardi. "A giugno si potrà dare ancora più velocità a una campagna che ha già superato i 20 milioni di somministrazioni" dice il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario del governo per l'emergenza Covid in una intervista al Messaggero, "la questione degli approvvigionamenti è cruciale: abbiamo lavorato molto anche per aumentare la potenzialità della macchina che ha dimostrato di poter fare mezzo milione di iniezioni al giorno". 

Il generale si aspetta di vedere "a giugno protetta la stragrande maggioranza delle persone più vulnerabili ed esposte" ma avverte che "occorre continuare lo sforzo sulle fasce over 60 per poi agire in parallelo sui più giovani". E cita una "buona pratica" che è quella della provincia autonoma di Bolzano "che ha vaccinato la quasi totalità dei propri soggetti fragili raggiungendolo praticamente casa per casa". Sui divari tra regioni, poi, avverte: "La campagna non è una gara: una stessa regione può far registrare ottimi risultati in una fascia di età e avere bisogno di accelerare in un'altra". Quanto al raggiungimento dell'immunità di gregge, "secondo il piano elaborato a marzo, che ipotizzava approvvigionamenti regolari in termini di tempo e di quantità, si era stimato che alla fine dell'estate avremmo avuto la copertura dell'80% per intero la platea da vaccinare". Ma, continua il generale, "i tagli di alcune forniture la sospensione temporanea di AstraZeneca e Johnson & Johnson hanno provocato qualche rallentamento che si conta di recuperare grazie alle maggiori forniture previste per il terzo trimestre. L'obiettivo del Piano rimane invariato".