Coronavirus
Veglioni clandestini a Capodanno. Follia di chi non rispetta le regole

Ecco come si aggirano le restrizioni anti-Covid
«La capienza massima è per 120 persone a cena - spiega l'organizzatore a Il Messaggero - c'è la musica e si va avanti fino a tardi, non si possono creare assembramenti ma cosa le devo dire? Non possiamo legare le persone alla sedia, se lei vuole ballare perché conosce quello del tavolo accanto faccia quello che vuole». In un altro locale milanese l'organizzatrice gioca la parte di Ponzio Pilato: «Noi diamo le indicazioni generali, non si può ballare, poi dipende da ognuno». Anche qui c'è il dj-set e in teoria restare seduti al tavolo è complicato. Ma ecco, si rimanda alla responsabilità dei singoli.
A Roma, non lontano dal Ponte dell'Industria andato a fuoco lo scorso ottobre la festa è servita così: «C'è il dinner show con la cena spettacolo e poi un vero dj-set in cui si ballerà - spiega il pr - ognuno ha la sua postazione, ogni gruppo di persone ha il suo tavolo di riferimento ma la situazione è più giovanile e movimentata». C'è il rischio che qualcuno venga allontanato se trovato a scatenarsi magari di fronte ad un tavolo non suo? Generalmente la risposta è negativa. «Pure noi - aggiunge un altro organizzatore - dobbiamo tirare avanti». Se le discoteche vere e proprie pagano lo scotto maggiore, ristopub, lounge bar, tutte le formule mix e vaghe, si arrangeranno. Un ballo al posto tavola con dj-set non si nega a nessuno. Lo promettono molti locali di Roma, dal centro all'Eur fino alla Tiburtina: «Sul sito trova tutto, menù e musica di accompagnamento. Dopo cena si balla sul posto».
E se forse qualcuno nella foga della ricerca di un cenone ha dimenticato che il momento di maggiore contagio avviene proprio a tavola, non va sottovalutato un altro scenario completamente fuori controllo e sotto traccia. Quello delle feste private, in casali e dimore private, dove non c'è un limite al numero di partecipanti e le regole restano quelle del volemose bene, aggiungi un posto a tavola. E poi anche in pista, nel salone della seconda casa dove comitive di amici - anche 20, 30 persone - non aspettano altro che ritrovarsi. Riunioni carbonare, almeno si spera in un tampone da mostrare all'ingresso. E si spera che la ministra dell'Interno sia intransigente nei controlli a tappeto con punizioni esemplari e durissime.