Costume
Albero di Natale. Da simbolo pagano a testimonianza cristiana
Dal frassino all’abete. I significati di luci ed addobbi nella festa top dell’anno.
Che sia ‘Spelacchio’ come a Roma, o 'High Tech' come a Milano, bianco di neve vera o solo imbiancato artificialmente, l’albero di Natale è l’assoluto protagonista,nelle città e nelle case, di questo periodo di fine d’anno.
Magari presi dai mille impegni, a volte anche inutili, delle feste,tra acquisti, viaggi e cene tra amici o solo colleghi, vediamo l’albero di Natale come un oggetto bello ma scontato. Protagonista di un periodo che, forse, rappresenta il momento più bello dell’anno.
L'albero di Natale, protagonista in questo periodo dell'anno
Ma per chi crede o anche no è interessante togliere qualche fake news sulla storia dell’oggetto che nel mondo, insieme al presepe e a Santa Klaus sta a significare Natale.
Se il presepe ha una storia molto più legata alla religione e alle terre nel sud del Mediterraneo e alla Palestina, l’albero di Natale, come pure Santa Klaus hanno radici nei paesi freddi del Nord Europa.
E l’albero di Natale nato per una festa pagana nel tempo si è trasformato, a differenza di Santa Klaus, in un elemento con connotazioni religiose cristiane.
Infatti i primi alberi di Natale incontrati dai cristiani, nel passato, erano in Scandinavia, in particolare in Finlandia.
E, a differenza di quanto si pensa, non erano abeti ma frassini.
Celebravano, nelle terre dei Vichinghi, la nascita di Freys, il dio della bellezza e della fecondità.
Pare inoltre che il credo pagano ritenesse che, nelle cime degli alberi, trovasse posto parte del Valhalla, il regno di Odino. Mentre le radici invece, profonde nella terra, si pensava avessero la funzione di collegamento con il Regno dei Morti.
L'albero di Natale, protagonista in questo periodo dell'anno.
La storia, quella tramandata al mondo cristiano, europeo in particolare, sostiene invece che l’albero di Natale diventò un forte simbolo religioso nell’anno 740 quando San Bonifacio, di passaggio in Nord Europa, tagliò con un colpo d’ascia il frassino e lo sostituì con un pino, ritenuto espressione del perenne amore di e verso Dio.
Il lavoro di restyling del Santo ‘tagliatore’ non si limitò solo al cambio di albero ma pure ai suoi decori. Infatti si dice che San Bonifacio lo completò adornandolo di mele, simbolo del Peccato Originale, e di candele espressioni della luce di Cristo.
Ai giorni nostri la tradizione vuole che l’albero si prepari intorno all’8 dicembre, all’Immacolata, e venga mantenuto nelle case e nelle piazze fino al 6 gennaio (per i cristiani data dell’arrivo dei re Magi, per i non cristiani della Befana).
L’albero, che ora è diventato di tutti i colori ( rosso, verde, bianco, blu e persino nero) non è così solo un qualcosa di estremamente commerciale ma ha contenuti di tradizione cristiana che molti non conoscono.
I più lo ritengono solo una meravigliosa decorazione e un segno di allegria per le festività.
La collocazione religiosa dell’abete nel Natale vuole che esso sia effettivamente espressione di gioia per la nascita di Cristo e pure simbolo, per la sua forma triangolare, della Santissima Trinità.
I primi alberi di Natale di cui si hanno tracce ufficiali furono realizzati In Finlandia nel 1800, in Inghilterra dopo il 1841 e a Madrid nel 1870.
Ma pure gli addobbi, dalle luci, ai fiocchi e alle palline colorate, hanno, per chi ci crede, significati religiosi.
Le palline colorate rappresentano la grazia e la virtù che Dio concede agli uomini. Azzurre significano il pentimento, quelle d’oro le lodi, quelle d’argento il ringraziamento, le rosse le richieste.
La stella che sta in cima sta a significare la fede e la luce che dovrebbero guidarci nel buon cammino della vita.
Le ghirlande, che normalmente cingono l’albero, sottolineano il valore della famiglia e dei nostri cari.
Ed infine gli angeli, un po’ più rari negli addobbi,rappresentano il contatto fra l’uomo e Dio.
Le luci poi, che obbligatoriamente si devono accendere e spegnere, ci sono per illuminare il cammino della fede.
Ovviamente tutto questo ‘decalogo’ vale per i credenti.
Per tutti gli altri però l’albero addobbato rimane comunque un meraviglioso elemento di gioia e sorpresa per grandi e piccoli e un immancabile segno beneaugurante per l’anno nuovo che si avvicina.