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Auto, così cambiano le assicurazioni. Il futuro è la polizza à la carte
Flotte auto: Il futuro è la polizza à la carte
Il settore assicurativo legato alle flotte auto è complesso e al giorno d’oggi poco profittevole, riuscendo raramente a generare redditività, causando così una diffusa perdita di interesse da parte delle compagnie assicurative. Oggi le assicurazioni di flotte auto rappresentano solo il 10% rispetto al totale dei veicoli in circolazione, divenendo inevitabilmente un’attività di secondaria rilevanza per il settore. Questi sono alcuni dei risultati dello studio Rethinking motor fleet insurance di Roland Berger che rileva le opportunità derivanti da nuove variabili di carattere socio-culturale, economico e geografico che stanno invertendo questo paradigma consentendo al settore assicurativo di tornare a generare redditività nei prossimi 5-10 anni.
«I modelli di mobilità si stanno rapidamente evolvendo e il ruolo dell’Italia in ambito assicurativo può essere determinante per andare incontro alle nuove esigenze di business» afferma Edoardo Demarchi, senior partner di Roland Berger. E prosegue: «Le compagnie italiane infatti sono in possesso di più dati di tutte su stili e dinamiche di guida e hanno costruito negli anni, o comunque sono in grado di costruire, modelli predittivi di comportamento degli automobilisti estremamente precisi. Sono perciò nelle condizioni di agire da traino per lo sviluppo di nuovi piani di copertura per le flotte aziendali (e non solo). A beneficiarne saranno anche i modelli PAYD (pay as you drive) e PHYD (pay how you drive) che si rileveranno preziosi nella creazione di vere e proprie polizze à la carte».