Costume

Campus Peroni, quando la raccolta dell'orzo diventa una lezione sul campo

Eduardo Cagnazzi

L'iniziativa avviata presso l'azienda agricola Aldobrandini di Ostia con gli studenti delle università di Teramo, Perugia e Tuscia coinvolti nel progetto.

È iniziata la raccolta dell’orzo di Birra Peroni. A dare il via alla stagione di trebbiatura sono stati, quest’anno, gli studenti delle università che hanno aderito a Campus Peroni, il progetto promosso da Birra Peroni in collaborazione con il Crea -il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria- e i dipartimenti di scienze agrarie di alcuni tra i più prestigiosi atenei italiani. Obiettivo di Campus Peroni è infatti quello di promuovere e sostenere la cultura della qualità e della sostenibilità in ambito agricolo e cerealicolo, attraverso iniziative di formazione dedicate agli studenti delle università coinvolte che fanno leva sul know-how sviluppato negli anni dalla filiera agricola Birra Peroni.  

A prendere parte all’avvio della raccolta dell’orzo 2019 sono stati, in particolare, gli studenti delle Università di Teramo, Perugiae Tuscia. Dopo il ciclo di seminari svolto nelle rispettive università, il secondo atto del progetto si è svolto infatti “sul campo” dell’Azienda agricola Aldobrandini di Ostia Antica, dove i partecipanti hanno avuto la possibilità di assistere alla dimostrazione della raccolta dell’orzo -che diventerà poi malto 100% Italiano, ingrediente principale delle birre della Famiglia Peroni- e osservare da vicino l’applicazione delle più avanzate tecniche di precision farming, argomento al quale le università coinvolte dedicano una particolare attenzione all’interno della propria offerta formativa. È proprio l’Università di Teramo, infatti, a promuovere in convenzione con gli atenei di Padova e della Tuscia il master universitario di primo livello in Agricoltura di Precisione.

Alla giornata ha preso parte Federico Sannella, direttore Relazioni esterne di Birra Peroni, i docenti Fabio Stagnari, dell’Università di Teramo, Roberto Ruggeri, dell’Università degli Studi della Tuscia, Fabio Scappaticci, direttore Malteria Saplo e Pier Domenico Ceccaroni, agronomo dell’Azienda Agricola Aldobrandini. 

“L’avvio della stagione della raccolta dell’orzo non è solo un momento simbolico capace di celebrare il valore della nostra filiera agricola, ma da quest’anno, con l’avvio del progetto Campus Peroni, diventa anche un momento di condivisione di esperienze e know-how con le nuove generazioni, in particolare con coloro che hanno deciso di intraprendere un percorso accademico che li renderà protagonisti del futuro del settore agricolo e cerealicolo italiano. Il nostro obiettivo è infatti quello di condividere e tramandare le migliori esperienze maturate dalla nostra filiera, metterle a sistema con il mondo accademico e della ricerca, e dare dunque un contributo concreto alla promozione e diffusione della cultura della qualità e della sostenibilità per il nostro Made in Italy”, ha dichiarato Sannella.                                                                   

I numeri della filiera                                                                                                                                       Sono 1.500 gli agricoltori che compongono la filiera agricola Birra Peroni, al lavoro su circa 17mila ettari di terreno distesi, in particolare, tra Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Umbria, Toscana e Lazio. Il raccolto complessiva si aggira attorno alle 55mila tonnellate di orzo che viene conferito e lavorato presso la Malteria Saplo di Pomezia che produce per Birra Peroni il Malto 100% Italiano, ingrediente principale delle birre della Famiglia Peroni.