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Coronavirus, combatterlo con le ricette della nonna


L'isolamento da coronavirus porta le persone ad affrontare le giornate con uno stile di vita sedentario. Ma è un errore preoccuparsi solo per la linea, seguire una corretta alimentazione durante le giornate di quarantena può garantire la maggiore resa delle difese immunitarie.

L'esperta Carla Lertola, Medico specialista in Scienze dell’alimentazione, ci aiuta a capire meglio quali sono i prodotti da mettere nel carrello in questo periodo di isolamento, vediamo quali:

- La vitamina C è considerata da tempo una vitamina che aiuta il nostro sistema immune. Una bella spremuta di arance a metà mattinata è l'ideale.

La vitamina D, è un immuno-modulante. La si trova, tra l’altro, nel salmone, nelle sardine, nel pesce spada e nel tonno.

- La vitamina A, è presente solo nei prodotti di origine animale, ma precursori di questa vitamina si ritrovano in vegetali quali patate dolci, cavolo verde e carote.

- I polinsaturi Omega-3 a lunga catena si trovano soprattutto nel pesce, in quello azzurro e nel salmone. Selenio e zinco si trovano rispettivamente nei cereali integrali e nella carne.

Anche le vitamine del gruppo B: B2, B6, B9 e B12 hanno dimostrato di avere effetti positivi sul sistema immunitario: possiamo usare il prezzemolo, il peperoncino piccante, il coriandolo, l'erba cipollina, la salvia, la menta. 

Fa bene anche una porzione di riso integrale e legumi. Da ricordare che la vitamina B12 è presente esclusivamente nel regno animale, tra cui carni e derivati, e tra gli abitanti del mare, come molluschi e crostacei. Da non dimenticare poi i polifenoli anti ossidanti che tra le varie proprietà benefiche hanno quella di potenziare il nostro sistema immunitario. Ancora una volta spazio ai vegetali sulla nostra tavola e alle spezie tradizionali per insaporire i nostri piatti, come ad esempio l’origano, il rosmarino, e il tanto mediterraneo basilico.

 

"Dosi normali" ricorda la Dottoressa Carla Lertola, mangiare sano ma senza eccedere nella quantità "dobbiamo ricordare di mangiare le giuste porzioni - continua - perché non ci rinforziamo mangiando di più", ma solo seguendo una dieta equilibrata. È bene alternare gli alimenti, Lertola specifica: "mangiare una quota di carboidrati, una di proteine, in alternanza (carne, pesce, uova, salumi, formaggi, legumi), della verdura in buona quantità, dando la preferenza ad alimenti freschi". Concedersi troppi strappi alla regola non è la via giusta, l’esperta aggiunge "accudirsi è il messaggio giusto".
 

Va considerata anche l’opzione di surgelare quello che non consumiamo evitando gli sprechi, possiamo surgelare pane, carne, legumi, tutto già rigorosamente porzionato. La Dottoressa Lertola smentisce il bisogno di riduzione delle calorie per gli smart-workers "direi di no, perché ​una restrizione calorica rischia di avere, insieme a questo stato di incertezza e ansia, un effetto rebound su tutto il resto. La cosa più brutta è sentirsi isolati - sottolinea - perché può spingere (anche compulsivamente) verso il cibo, anche quello nutrizionalmente meno valido".
 

La soluzione sembra dunque a portata di tutti, un buon recupero delle vecchie tradizioni culinarie può giovare ad anima e corpo, e perché no, con l’aggiunta di una buona dose di creatività.