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Crollo del fatturato fino al 70% per il gruppo Capri Holdings di Michael Kors

La casa madre di Michael Kors, Jimmy Choo e Versace ha registrato un calo del traffico nei negozi tra il 50 e il 75%

A seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19 i conti del gruppo dello stilista Michael Kors, Capri Holdings, vacillano notevolmente. E non senza destare preoccupazioni in merito al profilarsi di un debito importante, legato alle acquisizioni (principalmente Versace), che potrebbe essere in grado di sconquassare le capacità finanziarie del colosso americano. In concomitanza con la comunicazione dei risultati del quarto trimestre 2020 e dell’anno fiscale 2020, tutto sommato positivi, lo stilista e proprietario del gruppo, Michael Kors, ha dichiarato che per l’attuale trimestre prevede un fatturato in calo di oltre il 70% rispetto al previsto e perdite significative. Ben oltre quanto immaginato dagli analisti che avevano in realtà previsto una frenata del 46,7% secondo i dati Ibes di Refinitiv. Per circa metà dell’attuale trimestre, riporta Pambianco News, gli store del gruppo sono rimasti chiusi, la riapertura è iniziata alla fine di maggio e oggi il 90% dei punti vendita ha rialzato la saracinesca (il 70% negli Stati Uniti). Per quanto il segmento e-commerce veda una crescita a doppia cifra non è abbastanza per coprire le perdite legate al retail tradizionale. In una conference call il gruppo ha fatto sapere che attualmente nei negozi il traffico è calato tra il 50 e il 75% rispetto ai livelli dello scorso anno.

Capri Holdings: il gruppo ha chiuso il quarto trimestre 2020 con un calo dell'11,3% dei ricavi

Stando ai dati recenti, il gruppo americano cui fanno capo Michael Kors, Versace e Jimmy Choo ha chiuso il quarto trimestre dell’esercizio concluso il 28 marzo con una diminuzione dell’11,3% dei ricavi, pari a circa 1,2 miliardi di dollari con perdita netta trimestrale di 551 milioni. L’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha certamente impattato sui risultati negativi, ma il gruppo riesce comunque a concludere l’anno fiscale con un fatturato in aumento del 6% arrivando a un totale di 5,51 miliardi di dollari, si legge su Pambianco News.

Il marchio Michael Kors ha totalizzato un fatturato annuale pari a 4,15 miliardi di dollari, in lieve calo rispetto ai 4,51 dell’esercizio precedente. Versace ha raggiunto gli 843 milioni di ricavi, grazie soprattutto all’area Emea, Jimmy Choo ha un fatturato di 555 milioni, in calo rispetto ai 590 dell’anno scorso.

Ma il vero spettro, appunto, è l’ingente debito che, a fronte di un prevedibile taglio delle entrate, diventerà a rischio. Non a caso, a inizio aprile Fitch ha downgradato a junk Capri Holding abbassando il rating da BBB- a BB+ e la sua struttura di credito unsecured e rating di debito sono passati da BBB- a BB+/RR4. E, ancora, non a caso il titolo della holding ha imboccato una strada di discesa dall’acquisizione di Versace nel settembre 2018. In agosto 2019 il titolo valeva ancora 74,8 dollari. Il 21 settembre ancora 72,6 dollari. Un mese dopo l’acquisizione, il 26 ottobre, era sceso a 55,6 dollari. Attualmente, in Borsa, Capri Holding vale 15,3 dollari.