Donne e crescita sostenibile: sono loro il "motore" - Affaritaliani.it

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Donne e crescita sostenibile: sono loro il "motore"

Si è tenuta questa mattina in Expo la tavola rotonda Il ruolo della donna nella crescita sostenibile. Unilever: cooperare per valorizzarlo, il secondo appuntamento delle Unilever Round Tables On Sustainability, percorso tematico che l’azienda, in qualità di Official Ice cream Partner di Expo 2015 con il brand Algida, organizza con l’obiettivo di promuovere un confronto tra illustri rappresentanti del mondo delle istituzioni, associazioni, ONG e imprese per dare risposte concrete ad alcune delle grandi sfide che il Pianeta si trova ad affrontare.

La garanzia dei diritti e la piena integrazione della donna nel sistema economico rappresentano una priorità che Unilever pone al centro della sua agenda e che promuove in termini di dibattito e obiettivi, per una crescita sostenibile e come contributo per le generazioni future. Nel 2014 Unilever ha introdotto infatti il pilastro “Opportunities for Women” per rafforzare il proprio Sustainable Living Plan, il piano per la crescita sostenibile nato nel 2010 che propone un modello in cui convivono in totale complementarietà, crescita del business e sostenibilità ambientale e sociale. Macro obiettivo del pilastro è migliorare le condizioni di vita di 5 milioni di donne in tutto il pianeta entro il 2020.

Le evidenze dimostrano che nel quadro internazionale attuale, quella femminile rimane una dimensione da valorizzare. A livello globale, il lavoro è svolto per il 60% dalle donne che però guadagnano solo il 10% del reddito su scala mondiale. Il loro guadagno, tuttavia, viene reinvestito per il 90% in famiglia, contro il 30-40% di quanto reinvestito degli uomini. Ciò rende le donne la principale leva di cambiamento, con una responsabilità fondamentale nelle scelte d’acquisto quotidiane. L’educazione della donna a una scelta di consumo consapevole e sostenibile rappresenta perciò un percorso chiave in grado di generare un effetto domino che, partendo dal nucleo famigliare, possa favorire lo sviluppo di intere comunità ed economie.

L’approccio di Unilever si focalizza su tre elementi interdipendenti: rispettare e promuovere i diritti della donna, facilitare l’accesso alla formazione e allo sviluppo delle competenze e aumentare le opportunità di ciascuna.

“La tavola rotonda di oggi è per Unilever l’occasione di dare il proprio contributo per valorizzare il ruolo della donna nella nostra società, favorendo una proficua collaborazione tra istituzioni, associazioni, ONG e imprese che dia impulso al cambiamento culturale in Italia.” – ha dichiarato Angelo Trocchia, AD e presidente di Unilever Italia – “Non posso che essere soddisfatto se guardo a dove siamo oggi, ma la strada verso l’uguaglianza di genere è ancora lunga. In questo senso, il nostro impegno, va avanti da diversi anni e ha fatto sì che alla fine del 2014 il 38% del management intermedio in Unilever Italia fosse donna, contro una media nazionale del 26%. Un risultato importante ma su cui dobbiamo e possiamo fare di più, soprattutto se pensiamo che il 70% dei consumatori dei nostri prodotti sono proprio le donne. Il nostro obiettivo è quello di creare un ambiente di lavoro che valorizzi la diversità in modo da permettere a ciascuno di esprimere al meglio tutte le potenzialità e fare la differenza ogni giorno. Per Unilever, ‘Diversity’ non significa accettare le differenze, bensì abbracciarle nella convinzione che questo sia indispensabile per far crescere la nostra azienda. Il contributo di ogni persona è fondamentale per il raggiungimento dei nostri obiettivi ed è per questo che ci impegniamo a valorizzarlo.”

L’appuntamento di questa mattina, aperto da Angelo Trocchia, Presidente e AD di Unilever Italia, e moderato da Danda Santini, direttrice di ELLE Italia, ha visto gli interventi di Marta Dassù, Presidente Esecutivo  Women For Expo, Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI e Human Foundation, Riccarda Zezza, Fondatrice e CEO Piano C e autrice di “MAAM – La maternità è un master”, Marta Pulini, Chef dei ristoranti Marta e Franceschetta e Presidente Bibendum Group, Massimiliano Dona, Segretario Generale Unione Nazionale Consumatori e Claudio Tesauro, Presidente Save The Children Italia Onlus.

Marta Dassù, Presidente Esecutivo Women For Expo, nel saluto di apertura, ha sottolineato il concetto di network governance perché l’approccio alla sostenibilità non sia più di competenza solo dei governi e del mondo istituzionale ma diventi un criterio di responsabilità condivisa con imprese e organismi non governativi dove ognuno gioca un ruolo fondamentale.

Claudio Tesauro, Presidente Save The Children Italia Onlus, ha evidenziato l’importanza dell’educazione a sostegno della pianificazione familiare per stimolare la consapevolezza e la responsabilizzazione della dimensione femminile. Scendendo poi su un piano più concreto, Tesauro ha spiegato come già diversi studi riportino l’inserimento delle donne nel mondo del lavoro quale fattore di propulsione per la ripresa economica: anche sul territorio nazionale, si stima che l’inserimento di 100.000 donne nella forza lavoro contribuirebbe ad un incremento del PIL di quasi 0.3%.

Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI e Human Foundation, ha portato alla tavola rotonda l’esperienza delle imprenditrici sociali, nuova dimensione di sostegno all’empowerment femminile. Quello delle imprese sociali è un mercato che ha infatti conosciuto una significativa crescita, arrivando nel 2015 ad attrarre quasi 500 miliardi di capitali d’investimento a livello mondiale, con un incremento pari a circa il 900% rispetto a quattro anni fa.

Il racconto dell’esperienza professionale di Marta Pulini, Presidente Bibendum Group, capace di compiere scelte coraggiose e di tornare a mettersi in gioco in diverse fasi della propria vita, ha lanciato un forte segnale sulla necessità di superare le difficoltà che la donna ancora oggi incontra nel conciliare la vita privata con lo sviluppo della propria passione e il successo del proprio lavoro.

Riccarda Zezza, Fondatrice e CEO Piano C e autrice di “MAAM – La maternità è un master”, ha espresso la necessità di un cambiamento culturale e sociale nel nostro Paese. I limiti Italiani sono oggi rappresentati dal dato dell’occupazione femminile, immobile al 46% da diversi anni, dal 37% delle famiglie monoreddito, il valore più alto in Europa, dalla scarsa partecipazione socio economica delle donne, che ci vede al 114° posto su 142 Paesi nel mondo, e infine al tasso di fertilità dell’1,4%, tra i più bassi al mondo, ampiamente sotto il tasso di sostituzione. Il pieno coinvolgimento della dimensione femminile nella società significa avere a disposizione le competenze soft che ogni donna acquisisce con la maternità e che possono rappresentare un significativo plus nel mondo del lavoro.

Massimiliano Dona, Segretario Generale Unione Nazionale Consumatori, ha raccontato i diversi comportamenti di consumo tra donne e uomini per sottolineare come siano soprattutto le donne a guidare le scelte di acquisto delle nostre economie.

Il percorso tematico delle Unilever Round Tables On Sustainability si concluderà il 15 Ottobre, sempre in Expo, con un confronto incentrato sulla sicurezza alimentare e la lotta allo