Costume
Agosto, boom di liti di condominio. Dagli odori sgradevoli ai condizionatori
Dagli odori sgradevoli all’abuso di spazi comuni agli scontri per i lavori di manutenzione straordinaria: le ‘liti di palazzo’ secondo l’amministratore di condo
In estate chi resta in città è mediamente più frustrato e irascibile di chi ha la possibilità di evitare il grande caldo, partendo verso mete balneari o di montagna. Questo fa sì che i mesi di luglio e agosto si trasformino nei più difficili rispetto al resto dell’anno, dove le soglie dell’umana sopportazione talvolta sono talmente basse da scatenare liti e discussioni in quantità superiori alla norma. E se le strade si svuotano e consentono a chi resta per lavorare di trovare un po’ di pace, è altrettanto vero che all’interno dei condomini spesso quel tale vicino può risultare ancor più fastidioso e complicare l’abituale routine di chi sta a casa.
Ma quali sono le cause scatenanti delle liti condominiali sotto il caldo sole di agosto?
“In base alla mia esperienza, le liti nascono e crescono esponenzialmente a causa di una forte intolleranza verso il vicino e i suoi comportamenti, spesso diversi dal nostro stile di vita, unita ad una mancanza di flessibilità e di voglia di cooperare in modo da trovare soluzioni condivise che permettano di vivere più serenamente. Il mondo di ciascuno di noi termina tra le quattro mura della nostra unità immobiliare, e talvolta ci si dimentica che al di fuori della porta esistono parti comuni e soprattutto persone”, commenta Simona Bastari, amministratore di condomini felici, che elenca le più comuni:
- Immissioni di odori: dal momento che spesso a rinunciare alle ferie sono gli extracomunitari, è facile imbattersi in emanazioni molto pungenti di odori di cibo, soprattutto con le cucine etniche provenienti da tutto il mondo che sono ricche di spezie e le cui tracce permangono negli ambienti comuni molto a lungo.
- Condizionatori: l’installazione di condizionatori d'aria negli edifici condominiali pone una serie di problematiche legate alla collocazione dell'unità esterna dell'apparecchio, in ragione sia di eventuali pregiudizi legati all'estetica dell'immobile sia delle immissioni rumorose che ne derivano. Inoltre spesso i condizionatori rilasciano liquido che ricade ai piani inferiori, generando fastidiose ‘pozzanghere’ sui balconi.
- Collocazioni in aree comuni di oggetti personali di ogni genere (passeggini, tavoli, sedie, numero di piante elevato nei pianerottoli, fioriere attaccate alle mura condominiali).
- Apposizioni di targhe e parabole senza alcuna preventiva comunicazione, che ledono il decoro architettonico del fabbricato (oltre ai suddetti condizionatori, anche altri oggetti esterni all’edificio possono essere motivo di lamentela da parte dei condomini).
- Utilizzo delle aree comuni al di fuori dei propri diritti. Ad esempio, l’automobile parcheggiata al di fuori delle aree di parcheggio comune spesso possono impedire le manovre altrui, suscitando dunque le ire dei vicini.
- Annaffiatura di piante e balconi quando il flusso idrico investe i piani sottostanti: d’estate questa problematica è più evidente dal momento che si tende a irrigare con più frequenza.
- Animali domestici: il continuo abbaiare di cani lasciati soli o liberi nelle parti comuni o ancor più diffuso spesso nelle grandi città urbane gli ambienti amichevoli e accoglienti per i piccioni (dar da mangiare agli stessi con conseguente rilascio di escrementi anche nei piani sottostanti e/o contigui).
- Tovaglie o tappeti sbattuti a qualsiasi ora, bucato in evidenza nelle facciate comuni, mozziconi gettati dalle finestre.
- Immissione di rumori al di sopra della normale tollerabilità, considerato il fatto che si tengono finestre aperte per il gran caldo e quindi i rumori molestano tutto il condominio (lezioni di musica, la tv o la radio a volume alto, feste, porte sbattute, giochi dei bambini in cortile durante le ore di riposo).
- Le decisioni in merito ai lavori di manutenzione straordinaria che comportano importanti esborsi di denaro generano quasi sempre una forte preoccupazione da parte dei condomini, soprattutto se deliberati alla vigilia delle ferie. Il dubbio che si affaccia è: “Andiamo in vacanza o mettiamo da parte i soldi per la manutenzione di casa?