Federicus rilancia il turismo ad Altamura
La rievocazione storica di Federico II di Svevia più importante del meridione
Di Eduardo Cagnazzi
E’ ispirata al verso del Purgatorio Le donne e li cavalier la sesta edizione di Federicus, la festa medievale organizzata da Fortis Murgia in programma dal prossimo 29 aprile fino al 1° maggio ad Altamura. La festa, la prima di un triennio che si concluderà nel 2019 con i titoli ispirati ai versi danteschi li affanni e li agi, ha lo scopo di ricordare lo stretto rapporto esistente tra l’imperatore Federico II di Svevia con la città pugliese. All’imperatore svevo sono infatti attribuite sia la rifondazione della città, sia la costruzione della cattedrale dedicata all’Assunta, una delle quattro basiliche palatine della Puglia, con privilegi di esenzione da qualsiasi giurisdizione che non fosse quella del sovrano. Con Federicus e la recente apertura dei nuovi locali del museo nazionale dove è collocata la riproduzione dell’uomo di Neanderthal ritrovato nella grotta di Lamalunga, Altamura si rilancia al turismo nazionale ed internazionale. Si rilancia con l’amore fino, addentrandosi in uno dei temi più vivi del Medioevo, la società cortese come risposta laica al dominio culturale della Chiesa. Con la figura del cavaliere che incarna la nobiltà del cuore e non più le virtù militari e del sangue e con la donna che diventa simbolo di questo nuovo sistema, la fonte da cui si originano i comportamenti più alti e gentili. Federicus è la più grande manifestazione rievocativa del meridione italiano. Coinvolge oltre 1200 figuranti, riveste il centro storico della città, nota per il suo pane Dop, con un migliaio di drappi e bandiere, richiama diverse migliaia di visitatori anche dall’estero. Lo scorso anno la kermesse registrò oltre 250mila presenze di turisti, quest’anno gli organizzatori puntano ancora più in alto per le numerose attrazioni che offre la città, ultima l’esposizione dell’uomo di Neanderthal presso il locale museo nazionale. La festa è incentrata sulla figura dell’imperatore svevo, cui è attribuita la rifondazione della città. La leggenda narra che l’imperatore, in procinto di partire per una crociata fu bloccato nel porto di Brindisi da un’epidemia di peste scoppiata a bordo delle sue navi. Lasciati i soldati moribondi sulle colline della Murgia, al suo ritorno li ritrovò perfettamente guariti grazie anche all’aria salubre del luogo. Per sdebitarsi, provvide a riedificare Altamura, erigendo al suo centro la cattedrale Palatina. Per ripopolare più in fretta l’abitato, convogliò in esso ebrei, arabi e greci che dettero vita ai rioni della città. In occasione di questa edizione, in collaborazione con il Kunst Historiches Museum di Vienna, i maestri orafi realizzeranno una copia della spada cerimoniale di Federico da lui commissionata agli opifici palermitani ed utilizzata per la solenne incoronazione. Oltre alla rievocazione del corteo storico, obiettivo di Fortis Murgia è la promozione di un circuito che veda collegate le città federiciane pugliesi e lucane con un pacchetto a tema che consenta di intercettare l’interesse del visitatore e condurlo sulle tracce lasciate dall’imperatore stupor mundi in un connubio tra cultura, arte e piaceri del palato.
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