Costume
Gambe belle e sane, 8 consigli dell’esperto
di Nancy Squitieri
Saranno anche il caldo, le gonne e il mare ad accentuarla, ma è indubbiamente d’estate che si concentra la nostra attenzione sulle gambe che, tranne in alcuni fortunati casi, sono perlopiù soggette a piccoli inestetismi o talvolta a vere e proprie patologie. Spesso, infatti, la patologia venosa e' la causa sia di problematiche estetiche che di veri e propri disturbi quali gonfiore, pesantezza delle gambe soprattutto di sera durante l'estate, e crampi notturni, fino a problematiche più serie come le tromboflebiti.
Quali sono i fattori di rischio della patologia venosa?
La familiarità innanzitutto, ma anche il sovrappeso, le gravidanze, e lo stare tanto tempo in piedi. Infatti queste colpiscono con una certa incidenza le persone che stanno in piedi spesso per lavoro, come capita soprattutto a baristi, commessi e parrucchieri.
Quali sono quindi quei possibili rimedi che, sebbene non risolutivi, possiamo mettere in pratica e ci aiutano a tenere sotto controllo e a non peggiorare la bellezza delle nostre gambe? Lo spiega ad Affaritaliani.it la Dottoressa Simona Sommaruga, chirurgo vascolare dell’ I. R. C. C. S. Ospedale Maggiore di Milano:
“Innanzitutto correggere il proprio stile di vita per curarsi, ma anche prevenire la patologia venosa in questo modo:
1 fare attività fisica, soprattutto piscina e camminate, evitando però la pesistica
2 evitare il sole diretto sulle gambe, mettere sempre una buona protezione e al mare nuotare e camminare nell'acqua immersi fino a metà cosce
3 indossare indumenti non troppo attillati
4 anche se la moda impone tacco dodici e ballerine, preferire un mezzo tacco (N.d.r. tra i 3 e i 5 cm)
5 dormire con gambe e piedi in scarico mettendo un paio di cuscini sotto il materasso
6 indossare calze elastocompressive graduate durante tutto l’anno soprattutto in gravidanza e se si hanno grosse varici
7 prendersi cura della pelle delle gambe idratandola
8 prediligere l’idromassaggio evitando l’acqua molto calda ed evitare sauna e bagno turco”
Molte donne, soprattutto in questo periodo dell'anno, si rivolgono al chirurgo vascolare solo per trattamenti estetici, come per sconfiggere gli odiati capillari, o, in caso di varici sintomatiche, per richiedere trattamenti più specifici medici e/o chirurgici. I capillari rappresentano infatti un primo grado della patologia, e possono essere trattati con sclerosanti o laserterapia, mentre le varici ne rappresentano un grado più avanzato e possono essere trattate con radiofrequenza, laserterapia o con il classico stripping.
I trattamenti dei capillari sono trattamenti estetici e pertanto a pagamento e non definitivi, ma con necessità di ritocchi nel tempo.
I trattamenti delle varici sono invece attualmente a carico del Sistema Sanitario Nazionale con il pagamento di un ticket regionale.
L'importante, è rivolgersi a un buon chirurgo vascolare che valuterà se è necessario qualche trattamento, e soprattutto quale.