Costume

I segreti in cucina della "cuoca monaca coreana", la buddista Jeong Kwan

Eduardo Cagnazzi

E' tra gli appuntamenti più interessanti della Korea Week di Torino a maggio. Poi tanto cinema, danze e teatro per conoscere le tradizioni del Paese asiatico

La monaca buddista Jeong Kwan, protagonista della terza stagione di Chef’s table su Netflix, e il Baru-gongyang, il modo di mangiare tipico dei templi buddisti, saranno due degli appuntamenti più interessanti della Korea Week, la settimana di eventi e spettacoli gratuiti che accompagnerà torinesi e non alla scoperta di uno dei più affascinanti paesi dell’Estremo Oriente: la Repubblica di Corea. La kermesse, promossa dall’ambasciata della Repubblica di Corea, dal Comune di Torino e dalla Fondazione per la Cultura Torino, dal consolato generale di Milano, è coordinata dall’Istituto Culturale Coreano che ha organizzato un fitto calendario di eventi gratuiti.  “Siamo ormai giunti alla settima edizione della Korea Week, che ha visto in tutta Italia la partecipazione di oltre 12mila persone”, commenta Choong Suk Oh, il direttore dell’Istituto Culturale. “E’un successo e uno stimolo allo stesso tempo per presentare il nostro Paese. Attraverso eventi e esibizioni non vogliamo solo far conoscere la cultura coreana, ma anche creare un luogo di condivisione e di armonia con la cultura italiana”.

Uno degli eventi più curiosi e attesi della settimana è sicuramente la cerimonia del Baru-gongyang, il rituale sacro con cui si mangia con gratitudine nei templi buddisti: mangiare infatti non è solo nutrirsi, ma un modo per riflettere sull’origine del cibo ed essere grati alla natura e alle persone che preparano i prodotti. La chef e monaca buddista Jeong Kwan (nella foto), una delle più importanti esponenti della tradizione, guiderà i visitatori nell’esperienza di questa filosofia dalla quale è nata una cucina vegetariana “zen”. Martedì 21 maggio al Museo di Arte Orientale sarà possibile infatti partecipare a lezioni e dimostrazioni della chef che saranno precedute il lunedì da piccoli workshop per realizzare fiori di loto in carta (uno dei simboli più iconici del Buddismo) e stampe di incisioni di simboli buddisti. La cucina buddista della monaca Jeong Kwan proseguirà anche a Roma: il 22 maggio con le lezioni di cucina di Food Temple all’Istituto Culturale Coreano di Via Nomentana. Infine il 25 maggio con la cerimonia del Baru-gongyang, al Grand Hotel Palace Roma.

L’inaugurazione della Korea Week sarà però domenica 19 maggio con il K-Pop Party al Teatro Piccolo Valdocco. “Il K-Pop -continua Choong Suk Oh- è un vero e proprio fenomeno a livello globale, tanto che uno dei gruppi più importanti, i BTS, sono stati scelti da Time Magazine come Next Generation Leaders 2018”. Al Teatro Piccolo Valdocco tutti gli appassionati della musica K-Pop potranno assistere all’esibizione di 10 gruppi di K-Pop Cover Dance preselezionati da tutta Italia, che ricreeranno le coreografie dei K-Pop Idol più in voga del momento. Prima del contest sarà inoltre possibile provare anche gli abiti tradizionali coreani Hanbok e conoscere il mondo della cosmetica coreana e avere la possibilità di acquistare prodotti di cosmetica coreana. E per celebrare i 100 anni del cinema coreano al Cinema Massimo, il 20 e 22 maggio, saranno proiettati due film coreani: Burning e Train to Busan.Tratto da un racconto di Haruki Murakami, Burning è un film che affascina, scuote ed emoziona per lo stile con cui è girato. Quello che viene messo in scena è un profondo racconto morale, che parte da tre personaggi per estendere ed ampliare la riflessione alla Corea del Sud, alle relazioni umane e alle differenziazioni sociali.

  Train to Busan è un film che funziona su più livelli: su uno di puro intrattenimento, come horror distopico con il mondo degli uomini in pericolo, di fronte al diffondersi della piaga dei non-morti; o su quello, più appagante e profondo, come risultato di una riflessione sociologica sulla Corea, tutt'altro che ovvia. Poi, tanti eventi: dalle esibizioni programmate dalla World Taekwondo, l'unica federazione sportiva internazionale riconosciuta dal Cio, alle performance artistiche del The Original Drawiing Show fino alle lezioni di danza e calligrafia coreana.