Costume

Impotenza: oltre 3 milioni di italiani impotenti. Altro che Casanova...

Daniele Rosa

In Italia l'impotenza è più diffusa di quanto si creda e la vergogna alimenta il mercato illegale

Impotenza in Italia: oltre 3 millioni di uomini  nel nostro paese soffrono di disfunzione erettile

 

Quasi da non credere. Nel Bel Paese, terra che ha dato i natali a schiere di latin lovers, da Giacomo Casanova a Marcello Mastroianni, oltre 3.000.000 di uomini soffrono di impotenza, patologia tecnicamente detta disfunzione erettile, più diffusa di quanto si potrebbe credere. 

 

IMPOTENZA CAUSE

 

Molteplici le cause dell'impotenza che si manifesta con un deficit di erezione: parecchie sono psicologiche, tristezza, depressione, perdita di fiducia in se stessi alimentano spesso l'insorgere del problema. Altre volte i problemi nascono con l'età, in altri casi sono legati a problemi di diabete, ad operazioni alla prostata o a diverse altre concause. Ipertesi arteriosi, cardiopatici, fumatori ed etilisti cronici rappresentano un target di riferimento per l'impotenza tocca, dopo i cinquanta, un maschio su tre.

 

IMPOTENZA FARMACI: LE PILLOLE ARANCIONI, GIALLE E BLU CONTRO L'IMPOTENZA

 

La medicina ha fatto da tempo passi importanti nella cura all'impotenza.
Le pillole arancioni, gialle e blu, dal Vardenafil, al Taladafil per finire con l'Avanafil come principi attivi, hanno risolto, molto spesso, il problea della disfunsione erettile.

E non solo. I farmaci per l'impotenza hanno da tempo regalato gioie alle coppie della terza età, una volta dedite solo a passeggiate sul lungomare e a nostalgici 'amarcord', ora invece in grado di vivere appieno e più a lungo le gioie di un'intimità insperata.

L'Italia è il secondo paese in Europa dopo l'Inghilterra nel ranking dei consumi di queste pillole contro l'impotenza. Anche se, come sostenuto dalla Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità, solo il 20% di chi ne avrebbe bisogno ne fa uso. Spesso sono gli uomini che non ne hanno bisogno che ne consumano di più.

 

IMPOTENZA: IL BUSINESS DEI FURTI DI FARMACI VALE OLTRE 22 MILIONI DI EURO

 

Una vera rivoluzione culturale che ha interessato purtroppo anche la criminalità. Il giro d'affari legato ai furti di farmaci contro l'impotenza, in ospedali, nelle farmacie o durante i trasporti, ha superato l'importante cifra di 22 milioni di euro. Valori confermati da alcune analisi di importanti università italiana quali la Cattolica di Milano e l'Università di Trento.
Se prima tra i farmaci più appetiti dai ladri vi erano i costosi antitumorali, seguiti dagli antireumatici ora nel ranking sono apparsi pure i farmaci contro la disfunzione erettile.

Due le motivazioni plausibili. La prima sta nella difficoltà del maschio italiano a rivolgersi direttamente all'andrologo e quindi in farmacia a richiedere un prodotto per curare l'impotenza. Normalmente si chiede all'amico se può procurartelo per qualche 'giro parallelo': 'Sai non è certo per me ma per un mio amico che si vergogna un poco' è la frase standard che però a volte favorisce un certo tipo di mercato parallelo e illegale.

Il secondo nasce da una richiesta non scritta del popolo della notte, soprattutto quello delle discoteche che spesso chiede di 'sballare' con diversi 'prodotti'. Immaginando una notte interessante pure dal lato sessuale vuole sicurezza di prestazioni.

 

IMPOTENZA, L'IMBARAZZO MASCHILE NEL RIVOLGERSI AL MEDICO SPECIALISTA

 

Fermo restando il forte rischio nell'acquistare prodotti farmaceutici al di fuori della farmacia, il nodo critico sta innanzitutto nella mancanza di cultura dell'uomo a rivolgersi al medico di riferimento così come normalmente fa la  donna con il suo ginecologo. Secondo nel bisogno ancestrale maschile di considerarsi sempre il numero uno per quanto riguarda quel tipo di prestazioni. Il 'rallentamento' o un possibile flop non sono ne' previsti e nemmeno considerati.
Ecco perché a volte si rischiano danni seri con acquisti di farmaci di dubbia provenienza e si alimenta , inconsapevolmente, il mercato illegale.