Kardashian, Belén e Corona? Non devono piacere, ma bisogna ammirarli - Affaritaliani.it

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Kardashian, Belén e Corona? Non devono piacere, ma bisogna ammirarli

Kim Kardashian, Belén Rodriguez, Fabrizio Corona... Sono dei geni del marketing

Di Dom Serafini
 
Le foto nude di Kim Kardashian o Belén Rodriguez non mi attirano, anzi la loro invadenza e frequenza mi dà fastidio. Ho la stessa reazione con i costanti resoconti delle avventure carcerarie del paparazzo Fabrizio Corona. Questi personaggi ed altri “famosi per essere famosi” fanno andare i siti web in tilt, eppure mi lasciano indifferente. Ma se li incontrassi ad un evento dell’industria dell’intrattenimento a cui spesso partecipo, avrei sicuramente piacere di conoscerli e complimentarmi con loro. 
Questo perché li ritengo dei geni del marketing. Non hanno nessun talento particolare, se non quello di sapersi vendere al grande pubblico. Ed il grande pubblico risponde pagando fior di quattrini per vederli nei locali, comprando le riviste in cui appaiono (spesso svestiti) e visitando siti e social (gratis e/o a pagamento) per leggere dei loro piú recenti exploit.
É come dire, non mi piace la storia di un film, ma apprezzo il lavoro degli artisti davanti e dietro le cineprese.
Per mantenersi sulla cresta dell’onda questi personaggi ne inventano una ogni settimana: piú insensate, offensive, scandalose, bizzarre, stravaganti ed oltraggiose sono, maggiore é l’attrazione del grosso pubblico. 
Sanno per istinto come usare tutti gli elementi di portata social a loro disposizione: matrimoni, divorzi, bebé in arrivo, sesso, arresti e processi giudiziari, infedeltá, eccessi e violazione delle norme. Ma é tutto a fine di business e, come si dice, “business is business”.
Sono anche l’invidia dei politici che, al contrario, piú sono visibili, piú diminuisce il loro apprezzamento e la presa sul grosso pubblico. I politici, comunque, come gli industriali, i manager di grosse aziende ed i banchieri, almeno in Italia, sanno come “fallire verso l’alto”.
Un politico italiano che considero un'eccezione perché é stato un mago del marketing, é l’abruzzese Giacinto (Marco) Pannella del poco apprezzato Partito Radicale che, capito prima di tutti gli altri l’attrazione del grande pubblico verso i personaggi alla Kardashian, fece eleggere al Parlamento italiano nel 1987 la porno star ungherese Ilona (Cicciolina) Staller. Pannella stesso ha usato fino alla fine la sua persona (fisica) per il marketing estremo per ottenere l’attenzione che il talento politico gli negava.
Farei un’ulteriore eccezione per un altro stravagante “self-promoter”, Vittorio Sgarbi, che paragonerei a Gabriele D’Annunzio: entrambi con talento e stravaganza da vendere. Ho conosciuto Sgarbi anni fa e posso dire che, a livello privato, é una persona normale ed un buon businessman, che peró si “accende” davanti ai riflettori, come immagino facciano i vari Corona, Belén e Kardashian. Questi personaggi pubblicamente stravaganti hanno creato attorno a loro un’industria con tanto di agenti stampa, fotografi, manager, segretarie, truccatori, commercialisti, legali e direttori per il merchandising: un personale che deve essere retribuito (possono contare solo su alcuni servizi gratuiti in cambio della pubblicitá che apportano), ed il tutto richiede enormi risorse finanziarie, procurate appunto unicamente tramite l’attrazione e curiositá che il grosso pubblico manifesta nei loro confronti.