Kering batte le attese grazie a Gucci e a Saint Laurent
Kering chiude il 2016 con risultati in forte crescita e oltre le attese, dopo 3 anni di flessione, spinto dalle brillanti performance di Gucci e Saint Laurent
Anno da incorniciare per Kering. Il colosso francese del lusso ha archiviato il 2016 con risultati in forte crescita e superiori alle attese, dopo tre anni di flessione, spinto dalle brillanti performance di Gucci e Saint Laurent, che hanno contribuito a compensare il declino di Bottega Veneta.
Per il gruppo le vendite annuali sono aumentate del 6,9% a 12.38 miliardi di euro, oltre i 12,28 miliardi del consenso Inquiry Financial per Reuters.
A cambi costanti, la crescita è stata del 8,1% dopo l'aumento del 10,4% nel solo quarto trimestre, una forte accelerazione dal 4,6% dell'anno precedente, grazie al balzo in avanti Gucci (+ 12,7%), Saint Laurent (+ 25,5%), ma anche di Puma (+ 10,4%).
Sul solo quarto trimestre, le vendite di Gucci, marchio di punta del gruppo, hanno toccato quota 21,4%, superando tutte le aspettative (consensus +13%), mentre Saint Laurent ha continuato la sua brillante traiettoria di crescita (20, 5%).
La griffe fiorentina sta insomma raccogliendo i frutti di una revisione stilistica completata sotto la guida del designer Alessandro Michele e rivede una crescita a due cifre per la prima volta dal 2012. Al contrario, Bottega Veneta è in calo del 9,4% rispetto allo scorso anno (-8,6% nel quarto trimestre), pagando l'eccessiva esposizione verso i clienti asiatici e la scarsa diversificazione.
Per il 2017, Kering ha fatto sapere di aspettarsi un ulteriore miglioramento nonostante un contesto economico incerto.