Costume

Pozzuoli, con il Mac l'agricoltura di qualità rigenera le aree abbandonate

Eduardo Cagnazzi

Con il progetto finanziato dall'Unione europea il comune puteolano punta a creare un nuovo spazio urbano ecosostenibile e posti di lavoro qualificato ai giovani

Dove prima c’era incuria e abbandono adesso ci sono splendidi campi coltivati alle eccellenze del territorio attuando un nuovo modello di rigenerazione agricola che rilancia l’antica vocazione dei Campi Flegrei e la riscoperta delle antiche cultivar. Si chiama Monterusciello Agro-City (Mac) il progetto comunitario finanziato nell’ambito dell’Urban innovative actions finaalizzato alla promozione di idee e azioni innovative per favorire lo sviluppo sostenibile delle aree urbane.

Mac propone una serie di attività con l’obiettivo di riqualificare l’ambiente urbano e, allo stesso tempo, combattere la povertà nel quartiere di Monterusciello, nel comune di Pozzuoli, dove le  problematiche del contesto sociale si combinano ad un difficile ambiente urbano, caratterizzato da vacuità, anonimato e decadimento degli spazi comuni.

Attraverso un processo di sviluppo economico, imprenditoriale e sociale, Mac vuole creare un nuovo paesaggio agro-urbano basato su un’interconnessione di aree urbane e terreni agricoli, che favorisca una trasformazione creativa dell’essenza del quartiere.

Il progetto si fonda su quattro pilastri: l’avvio di attività agricole basate sui principi della permacultura; il miglioramento dell'ambiente urbano; la formazione professionale; l’incoraggiamento dell'imprenditorialità e dell'occupazione.  “La nostra terra dà buoni frutti”, afferma Vincenzo Figliolia, sindaco di Pozzuoli. “Grazie al progetto Mac portiamo alla ribalta quella che è un'antica vocazione del territorio puteolano offrendo speranze e grandi opportunità di lavoro ai giovani. L'attività di rigenerazione agricola svolta in questi anni a Monterusciello è stata  molto apprezzata in Europa e ci ha consentito di creare i presupposti affinché ci possa essere sviluppo in questo campo”.

“L’obiettivo è il recupero di terreni e zone per lo più abbandonate nel territorio di Monterusciello, una grande frazione del comune di Pozzuoli che ha bisogno di una riqualificazione produttiva, sociale e sostenibile”, spiega Roberto Gerundo, assessore all’Urbanistica della città flegrea e promotore del Mac. “Il progetto  porterà a Pozzuoli 5 milioni di euro provenienti dalla Ue ed altri fondi dai partner locali dell’iniziativa. Il finanziamento sarà focalizzato in particolare sulla valorizzazione di 57 ettari di suolo agricolo comunale dei quali alcuni saranno dedicati anche al pomodoro cannellino”.

Con la conclusione della prima fase termina anche la sperimentazione che ha visto circa 4 ettari di suolo pubblico comunale rigenerati attraverso tecniche di agricoltura all'avanguardia con la pulizia e riqualificazione di circa 30 ettari totali. Intanto il cronoprogramma si avvia alla fase definitiva. Per Agostino Di Lorenzo, project manager del Mac i “terreni messi a coltivazione, in via sperimentale, possono confermare la ritrovata vocazione agricola e diventare sede di impresa e fonte di reddito, sviluppando una rete virtuosa di operatori del territorio e governance innovativa, nel segno della collaborazione tra ente pubblico e soggetti privati”.  Un bell’esempio di collaborazione, dunque, come sottolinea Fabrizio Marzano, presidente Confagricoltura Napoli: “Il primo progetta e realizza una serie di opere di recupero urbano con ampie ricadute sul territorio, i secondi sviluppano invece attività economiche che producono beni unici, suscettibili di essere valorizzati e destinati ad andare sul mercato. Un modo corretto di interpretare l’intervent pubblico nell’economia, rispettoso dei ruoli di ciascuno”.

Al centro del progetto europeo è la coltivazione del pomodoro cannellino flegre, annoverato tra i prodotti tradizionali dalla Regione Campania, un prodotto la cui epoca d’origine, secondo testimonianze indirette, risale alla fine dell’800. Oggi, solo coloro che vivono il territorio (Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida, Quarto e alcune aree limitrofe) ne conoscono la tradizione, tramandata da generazione in generazione. “È prevalentemente coltivato per consumo fresco e per conserve fatte in casa”, spiega il presidente dell’Associazione pomodoro cannellino flegreo, Giovanni Tammaro.  L’associazione è nata alcuni anni fa per promuovere e dare slancio ad una delle tipicità locali flegree. “Con il progetto Mac intendiamo raggiungere un obiettivo ambizioso: fornire al Comune di Pozzuoli la collaborazione sul campo dei soci aderenti all’associazione, rigenerare un territorio agricolo abbandonato creando nuova occupazione -spiega Tammaro- e sostenere l’ente locale per la certificazione di qualità in un prossimo futuro”.