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Costume
Natale, come "sopravvivere" a pranzi e cenoni: parla la nutrizionista olistica
Insalata arance e finocchi_Photo Credits_Harvest Moon HUB

Il Natale, si sa, porta con sé la magia dell’attesa e la gioia della convivialità, ma fra pranzi e cenoni il rischio è quello che la “troppa bontà” appesantisca la silhouette. Eppure, con i giusti accorgimenti a tavola, è possibile gustare a pieno i piatti delle feste, senza rinunciare a qualche sana trasgressione. Parola di Emanuela Caorsiprima nutrizionista olistica d’Italia (www.emanuelacaorsi.com), che ci svela alcuni preziosi consigli:   

 

1.    Un’insalata ci salverà:

per favorire il senso di sazietà e depurare l’organismo è consigliabile assumere un bel piatto di verdure ricche di fibra. Non “tristi” verdure al vapore, ma insalate sfiziose, come quella di finocchi, arance e pistacchi o broccoli al forno con noci, feta e melograno.

Il consiglio furbo:

per tenere a bada l’appetito, provate la mia ricetta speciale, ispirata a profumi e sapori della Sicilia. 

 

2.    Non esagerate con il Mix & Match:

più alimenti si mangiano durante lo stesso pasto, più la digestione diventa difficile perché l’organismo non capisce cosa debba assimilare prima o dopo.

Il consiglio furbo:

cercate di trattenervi con gli antipasti, scegliendone solo un paio, per poi concedervi le altre portate.

 

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3. Less is more!

se riuscite ad arrivare a fine pasto senza sentirvi esplodere è già un’ottima cosa: la vostra digestione non ne risentirà e vi sveglierete senza quei fastidiosi occhi gonfi dovuti ad una digestione lenta e ad un fegato affaticato.

Il consiglio furbo:

Il segreto è assaggiare un po’ di tutto senza esagerare.

 

4. Senza guscio è meglio:

La frutta a guscio contiene delle sostanze che inibiscono il funzionamento dei nostri enzimi digestivi: meglio non esagerare con noci, nocciole, pistacchi e affini, per non rischiare di rallentare la nostra digestione”, raccomanda la nutrizionista.

Il consiglio furbo:

la frutta a guscio andrebbe sempre messa in ammollo, almeno per dodici ore, per poter eliminare i suoi “anti-nutrienti” ed essiccata per una conservazione ottimale.

 

5. Frutta a fine pasto? Preferite quella disidratata

la frutta fresca a fine pasto andrebbe evitata perchè fa fermentare gli alimenti appena ingeriti.

Il consiglio furbo:

Meglio la frutta disidratata, ma senza esagerare, perché è pur sempre molto zuccherina e se abbinata a panettone, pandoro e torrone rischia di far impennare l’apporto calorico.

 

6. Lotta all’acidosi:

visto che spesso le cene sono accompagnate da vino e bollicine che tendono ad acidificare il corpo e a sovraccaricare il fegato, già affaticato dalle abbuffate natalizie, per evitare di svegliarsi con il cerchio alla testa il giorno dopo, è consigliabile assumere un basificante prima del riposo notturno, ovvero un mix di minerali facile da trovare anche in farmacia.

Il consiglio furbo:

provate anche il classico rimedio della nonna: la limonata calda con una foglia di alloro può essere portentosa per stimolare la digestione.

 

7. Il giorno dopo un pasto in meno:

“Il mio consiglio è di digiunare, saltando un pasto e bevendo solo acqua calda fino al pasto successivo”, spiega Emanuela Caorsi. “Quindi se fate il cenone, saltate la colazione e pranzate il giorno dopo oppure, se fate il pranzo, saltate la cena e fate colazione il giorno dopo. Mangiare il pasto successivo solo quando si ha genuinamente fame e si sente il famoso buco nello stomaco è importantissimo”.

 

8. Godetevi il momento:

“Questo è il mio consiglio di cuore: godetevi il momento senza pensare troppo alle calorie o alla linea: non sarà un pasto un po’ più abbondante a mandare all’aria ciò che avete fatto fino a quel momento”, conclude la nutrizionista.

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