Costume
Onicotecnici e Nail Artist, non chiamateli estetisti! L'intervista
L'intervista a Veronica Rigotto, tra le massime esperte della cura delle unghie, che ha fatto della sua passione un'arte, oltre che un lavoro
"Le mie clienti più abituali? Le bambine". Intervista alla "regina" delle Nail Artist
Una mano ben curata, specie se vestita con lo smalto giusto, è il primo biglietto da visita ancor prima di un abito. Coloratissime, glitterate e piene di fantasia, ma anche classiche purché con un tocco in più per esaltarne la personalità. Dagli anni '70 lo smalto alle unghie è stato parte del look versatile e stravagante di tante rockstar maschili.
Da Freddie Mercury a David Bowie, da Steven Tyler a Kurt Cobain, sono solo alcuni che hanno usato le unghie laccate come strumento di provocazione. Negli ultimi anni però lo smalto è diventato una tendenza più glamour indossato da attori, calciatori e celebrities. Un trend sempre più diffuso e amato anche dagli uomini tanto da essere utilizzato da artisti italiani come Max Gazzé, Achille Lauro, Damiano David dei Maneskin e da Fedez.
E se non ci si accontenta solo del semplice colore? Ci pensa la Nail Art, una vera e propria abilità per creare unghie multicolori e disegni con fantasia e creatività. Da qui la nascita di una nuova figura professionale sempre più richiesta: la Nail Artist, esperta nella ricostruzione, decorazione e applicazione di smalti di vario genere per mani e piedi.
Tra queste spicca il nome di Veronica Rigotto, una professionista di soli 35 anni che ha fatto della sua passione il suo mestiere principale. Una Nail Coach Designer che con la sua tenacia e determinazione ha aperto, da qualche mese, il suo primo salone di beauty estetica avanzata a Milano 2, mettendosi così in gioco in un momento storico per niente facile.
“È sicuramente una grande responsabilità, ma non mi sono mai focalizzata sulle difficoltà, non avrei mai aperto. Ho deciso di affidarmi al mio istinto e soprattutto alla voglia di realizzare un sogno. Credo nel mio potenziale e nella mio percorso professionale, tutto il resto si vedrà", spiega Veronica.
Una vera e propria dedizione, dal disegno più semplice al più articolato, che siano foglie, linee, stelle, volti, dipinti, che siano corte, lunghe o lunghissime, non c'è nulla che Veronica non sappia fare. E non chiamatela estetista, è una onicotecnica.
Da dove nasce questa passione?
"Quando ero bambina ero attratta da tutto quello che era il mondo degli smalti. Giocavo a dipingermi le unghie di mille colori ed avevo un'ottima manualità. Nel 2006, dopo aver conseguito il diploma di Liceo Artistico e dopo svariati lavori, ho deciso di pagarmi gli studi per conseguirne un secondo in estetica. Da qui sono seguiti altri corsi professionali e Master mirati solo ed esclusivamente alla Nail Art".
So che esistono competizioni nel settore, hai mai partecipato?
"Nel 2020 mi sono classificata al secondo posto nei campionati internazionali di Nail Art a Dubai nella categoria Master, la più alta. Mesi di preparazione, di progettazione e creazione. È stata un'emozione fortissima".
E in italia hai mai vinto nella tua categoria?
"Si, sono anche campionessa italiana. Continuerò a gareggiare, ma lo farò più per gioco che per vincere. La gara rappresenta per me la cornice di un quadro".
Perché la Nail Art fa tendenza?
"La cura delle mani appartiene alla cultura dei paesi dell'est, e solo negli ultimi anni è stata importata in Italia. Tutte le tecniche e i prodotti migliori si trovano da loro. È un fenomeno che si è tramandato nel tempo fino ad diventare cosi presente anche da noi. Social, Vip ed Influecer hanno sicuramente contribuito al successo".
Che tipologia di clienti vengono nel tuo beauty center?
"Prevalentemente donne e bambine"
Come bambine?
"Bimbe di nove e dieci anni che desiderano smalti colorati. Ovviamente nella stesura non agisco mai come se mi trovassi di fronte un adulto. Infatti nel caso di uno smalto semipermanente i passaggi sono inferiori, rispetto al normale, per non creare disagi su un'unghia così giovane. Sono felicissime quando escono dal mio salone e gioisco nel vedere anche le loro mamme soddisfatte".
Non pensi che crescano troppo in fretta in questo modo?
"È un momento di gioco e divertimento, un contatto verso un mondo che esiste. Sono mamma di un bimbo di sei anni, ma se avessi una figlia preferirei, come gioco, uno smalto semipermanente piuttosto che l’utilizzo di social o di programmi tv sbagliati per la loro fascia d' età. Queste sono cose pericolose. Da me le bambine potrebbero approcciarsi verso un'arte che in futuro permetterebbe di dar loro un lavoro".
Quindi hai in mente qualcosa anche per la festa di Halloween?
“Assolutamente si. Sarà una festa in maschera con dolcetti e scherzetti. Non mancherà il trucco per i più piccoli né tantomeno disegni con zucche, ragni e streghe sulle loro unghie, ma ho in serbo sorprese anche per le mamme. Sarà un grande party come tutti quelli che organizzo nel mio beauty center che ha la prerogativa di creare sempre una stupenda complicità tra genitori e figli”.