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Shopping Natale, acquisti online per il 60% degli italiani. Addio negozi...

'e-commerce conquista sempre più italiani e a Natale gli acquisti online spingono sull'acceleratore con Amazon, il colosso incontrastato dell'e-commerce, al top. È quanto emerge dalla ricerca di Innovation Team (Cerved) per CONFIMPRESE ''Termometro Italia-famiglie. Approfondimento sulle aspettative legate al Natale'', diffusa oggi. Quest'anno l'online verrà utilizzato come canale principale dalle famiglie in vista del Natale dal 61,4% che comprerà su Amazon, il 41,7% sui siti e-commerce dei singoli brand. Seguono, ad ampia distanza, i centri commerciali, i supermercati e i negozi di prossimità. 

CORONAVIRUS: CONFIMPRESE, BUDGET REGALI NATALE -25% PER 2 FAMIGLIE SU 3

La pandemia impatta pesantemente sul portafoglio degli italiani e porta a un drastico ridimensionamento dei budget di spesa destinati agli acquisti di Natale. Quasi 2 famiglie su 3, pari al 59,5%, ridurranno il budget con un calo medio di 138 euro (-25%). È quanto emerge dalla ricerca di Innovation Team, società di ricerca del gruppo Cerved, per CONFIMPRESE ''Termometro Italia-famiglie. Approfondimento sulle aspettative legate al Natale'', diffusa oggi. Nel 2019 gli italiani hanno speso in media 450 euro, che toccano i 715 euro nelle metropoli e 708 euro tra le coppie senza figli. Mediamente più elevata la spesa anche tra le coppie con figli piccoli (542 euro), al Sud e isole (564 euro) e tra gli under 35 (562 euro). La riduzione della spesa sarà più elevata per le categorie sociali più fragili: vedovi, anziani, genitori soli, divorziati. Per il 38%, invece, il budget destinato alle spese di Natale sarà lo stesso di un anno fa, mentre solo il 2,5% spenderà di più con un aumento medio di 240 euro. Le famiglie segnalano una situazione economica difficile e in continuo peggioramento: da settembre a oggi, la quota di coloro che hanno subito una riduzione significativa del reddito è aumentata di oltre 8,3 punti e riguarda il 67,2% delle famiglie. I più colpiti sono i lavoratori autonomi, i monogenitori, i redditi bassi. A farne le spese maggiori i residenti nelle metropoli, tutti colpiti dalla chiusura di attività considerate non essenziali. 

Il principale motivo di una maggiore attitudine al risparmio risiede proprio nelle difficoltà economiche a causa della crisi sanitaria secondo quanto dichiara il 42,2% delle persone. Il 26,7%, pur non essendo in particolare sofferenza, preferisce risparmiare in vista dei prossimi mesi. C'è, inoltre, un 20,7% che imputa al contesto di emergenza la mancanza di interesse a fare acquisti, mentre il 10,3% sconta la difficoltà di recarsi fisicamente nei negozi. La riduzione delle spesa è in proporzione molto più elevata per chi aveva un budget più basso negli anni scorsi: la flessione ammonta al 67,7% per chi spendeva meno di 100 euro ed è solo del 14,8% per la fascia più benestante, che dedicava allo shopping natalizio più di 2 mila euro.